12 dicembre 1912. Malgrado già si giocasse a calcio da tempo, la tradizione vuole che quel giorno di 108 anni fa costituisca l’alba della gloriosa storia dell’Avellino. Una storia a tinte biancoverdi, vissuta sempre con trasporto e passione, per uno dei club più importanti del calcio italiano, in virtù delle 10 partecipazioni al campionato di Serie A e dei 19 tornei di B disputati.
Nella bacheca del club, artefice ad ogni modo di miracoli sportivi che vanno ben al di là di coppe e trofei, figurano il Torneo Estivo del 1986, la Supercoppa di Lega Pro e lo Scudetto di Serie D. Momenti importanti, successi sentiti, a cui però si aggiungono – come anticipato – gli straordinari risultati conseguiti in ogni dove: le salvezze consecutive in Serie A, le vittorie a suon di record in C, i 5 campionati di fila in B del recente passato.
E poi i giocatori, tanti, speciali, di tutti i tipi. Dai leggendari capitani (Lombardi, Di Somma, Tagliaferri) ai fuoriclasse sudamericani (Juary, Barbadillo, Diaz, Dirceu), passando per quei gregari che tanto hanno emozionato il pubblico biancoverde. Già, biancoverde. Due colori che rappresentano un popolo e lo caratterizzano in tutta la sua unicità: di colori così autentici, così profondamente “esclusivi”, non tutti possono vantarsi.
Nella storia del lupo non sono mancati i momenti bui, come il fallimento o le difficoltà degli ultimi anni. Ma niente e nessuno è riuscito a scalfire la passione di questa gente, sentitamente legata ad una maglia che incarna a tutti gli effetti il proprio spirito.
E allora auguri Avellino, in questo giorno pieno di ricordi ed emozioni. Auguri per il tuo 108° compleanno, che è un po’ anche il nostro; al tuo vecchio cuore biancoverde, che non smette mai di battere e scaldarsi. Auguri e grazie. Per tutto quello che ci hai dato e ci continuerai a dare. Cento di questi giorni, Avellino!