L’Air Spa delibera la rescissione contrattuale con la CO.GE.PA. costruzioni, società con sede legale a Napoli e aggiudicataria dei lavori di completamento per la rimodulazione funzionale e distributiva dell’Autostazione di Avellino.
Alla base della decisione, assunta dalla Autoservizi Irpini Spa, i ritardi nella esecuzione dei lavori addebitabili alla CO.GE.PA. e il provvedimento interdittivo del Prefetto di Napoli, di cui è stata destinataria nei giorni scorsi la stessa società affidataria dell’appalto.
“La CO.GE.PA., all’esito della gara indetta nel maggio 2019, è risultata aggiudicataria dei lavori di completamento dell’Autostazione di Avellino per un importo pari a 3.083.739 di euro, oltre Iva e oneri di sicurezza. A febbraio 2020 la sottoscrizione del contratto di appalto con la successiva consegna del cantiere. Il 16/03/2020 lo stop dei lavori a causa della pandemia da Covid-19, poi ripresi il 20/05/2020. Air Spa- scrive l’azienda in una nota- dalla ripresa dei lavori nella cosiddetta Fase 2, ha constatato il forte ritardo nel rispetto dei tempi contrattuali da parte di CO.GE.PA., stabilendo la decadenza della società affidataria dal beneficio dell’anticipazione, ai sensi all’art. 35, comma 18 del Codice degli Appalti, e chiedendo la restituzione della stessa nella misura di 604.229 euro. Inoltre nei giorni scorsi la CO.GE.PA. è stata destinataria di una informativa antimafia emessa dal Prefetto di Napoli, provvedimento che determina l’interruzione del rapporto e che ha portato l’Amministratore di Air Spa a firmare la delibera di rescissione del contratto di appalto, così come previsto dall’art. 94 del D.Lgs. 159/11”.
«Da maggio ad oggi, quindi dopo la mia nomina alla guida di Air Spa, abbiamo rilevato forti ritardi nell’esecuzione delle opere da parte di CO.GE.PA., con le conseguenze previste dal Codice degli Appalti. L’informativa antimafia del Prefetto di Napoli, di cui è stata destinataria nei giorni scorsi la stessa CO.GE.PA. costruzioni, determina l’interruzione del rapporto con la società, atteso che il provvedimento impedisce la prosecuzione del rapporto contrattuale, comportando la rescissione del contratto con recesso del committente, così come prevede la Legge», dichiara l’Amministratore Unico, Anthony Acconcia.