Rugby – Covid, campionati rinviati al 2021. Avellino e Ariano verso la riorganizzazione delle attività – IL CIRIACO

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foto di Guido Matarazzo

Come in un film già visto la seconda ondata della pandemia da covid-19 continua a seminare, purtroppo, vittime e tanta paura, condizionando non poco il regolare svolgimento delle attività umane, comprese quelle sportive. E come nello scorso marzo, il rugby, in qualità di disciplina fortemente caratterizzata dal contatto fisico, si trova in prima linea nel dover pagare un necessario ma pesante dazio. Alla luce dell’escalation dei contagi su tutto il territorio nazionale e delle nuove disposizioni governative per il contrasto alla diffusione del virus, ieri si è infatti riunito il Consiglio Fir Nazionale per fare il punto della situazione. Fra le decisioni assunte la più importante riguarda l’avvio di tutti i campionati. “L’organo di governo del rugby italiano – si legge nella nota stampa – ha disposto di rinviare al 24 gennaio 2021 la data d’inizio dei Campionati nazionali di Serie A, Serie A Femminile Girone 1,2 3 e 4, Serie B, Serie C Girone 1. Per quanto attiene gli allenamenti – prosegue il documento dell’organismo presieduto da Alfredo Gavazzi – è possibile continuare a svolgere, sino al 24 novembre, data di scadenza del DPCM attualmente in vigore, attività distanziata individuale senza contatto per tutte le categorie”. Lo scenario, tuttavia, resta inevitabilmente fluido e suscettibile di sviluppi, motivo per il quale “disposizioni su eventuali modifiche alle formule dei campionati nazionali e regionali – precisa la nota – saranno oggetto di successive valutazioni da parte del Consiglio Federale sulla base dell’evoluzione della pandemia”.

Slitta dunque al 2021, se tutto andrà bene, il ritorno al rugby giocato, e per la Campania, che dall’anno scorso ha uniformato alla C1 entrambi i suoi gironi, il dispositivo sarà valido per tutte le compagini seniores, comprese Avellino e Ariano. Per questo i club ovali provinciali si trovano ora alle prese con una nuova riorganizzazione delle attività, come fanno sapere dalle rispettive sedi. “Stiamo valutando gli scenari possibili – spiega Antonio Mernone, coach dell’Avellino Rugby – e domani il club si riunirà in assemblea per discuterne collettivamente. Naturalmente la speranza è di poter proseguire con gli allenamenti nel rispetto del protocollo sanitario emanato dalla Fir, ma è innegabile che ogni valutazione sarà soggetta all’evoluzione della situazione giorno per giorno”. Anche in casa Ariano è imminente un summit dello staff dirigenziale per l’adeguamento alle nuove misure. “Nel frattempo – spiega Annachiara Armonico, portavoce del club ufitano – stiamo continuando con gli allenamenti in forma individuale, sfruttando gli ampi spazi a disposizione presso l’arena Mennea. I prossimi giorni sono però pieni di punti interrogativi – ammette – e non escludiamo, in caso necessità, la possibilità di interrompere temporaneamente e, si spera, per brevi periodi, l’attività”.

“Procrastinare l’avvio delle competizioni è stato un atto di responsabilità nei confronti di tutti i nostri Club che con grande spirito di sacrificio sono al lavoro già dallo scorso giugno per far ripartire il movimento regionale, ma che nelle ultime settimane operavano con grande incertezza e preoccupazione” – dichiara in proposito il presidente del Comitato Campano, Fabrizio Senatore – Grazie alla possibilità di potersi allenare, seppur distanziati come nella scorsa estate, possiamo offrire l’opportunità a tanti giovani di praticare qualche ora di sana attività fisica all’aria aperta ed in sicurezza, contribuendo così a sopperire ad una sempre più diffusa sedentarietà, dovuta in parte anche al ripristino della didattica a distanza. L’auspicio è comunque quello di tornare prima possibile a disputare allenamenti senza restrizioni, in vista della ripresa delle competizioni. Un grande senso di responsabilità – sottolinea Senatore – ci deve guidare in questa fase”. Sul fronte interregionale resta inoltre congelata l’attesa riunione programmatica di area 4, necessaria alla ratifica della struttura complessiva della stagione del girone H, e propedeutica alla stesura dei calendari di serie C per Campania, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. È verosimile che l’assemblea slitti anche in funzione dell’effettivo avvio della stagione e di non improbabili adattamenti della formula agonistica alle finestre temporali che si materializzeranno per lo svolgimento delle gare.

Infine l’Italia, che con i recuperi del VI Nazioni, ha offerto nelle ultime ore uno dei pochi assaggi di rugby giocato di questo bislacco 2020. Purtroppo per il XV di Franco Smith, nonostante qualche segnale positivo tra gli emergenti, l’Irlanda si è confermata un avversario non ancora alla portata. La sfida di Dublino si è infatti chiusa con un significativo 50-17, che proietta i padroni di casa in testa alla classifica e ratifica la 26esima sconfitta consecutiva nel torneo per gli Azzurri. Per questo la nazionale ha già la matematica certezza del quinto cucchiaio di legno consecutivo, mentre per evitare il whitewash (l’imbiancata di vittorie) ci sarà ancora un’ultima sfida, quella interna con l’Inghilterra. Si giocherà sabato all’Olimpico, senza pubblico, a partire dalle 17.45, ma non sarà facile, perché contro i britannici finora non abbiamo mai vinto.



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