Quella volta che – “Rivera e la frase del Paròn”: Pantani ricorda Avellino-Milan

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Metti una serata avellinese in pieno inverno, quella del 20 dicembre 1972, una serata all’apparenza come tante. Metti però che quella sera di dicembre l’Avellino gioca allo stadio “Comunale” contro il Milan, quello del Paròn Rocco e di Gianni Rivera, e scopri che quella atmosfera non può essere normale. Il piccolo Avellino di Giammarinaro, una realtà di provincia che sta stupendo tutti nel campionato di C, avviandosi verso la promozione, ospita in casa sua il grande Milan, campione d’Europa appena 3 anni prima. Lo stadio pieno e l’atmosfera magica rendono quell’amichevole qualcosa di storico. Anche solo per 90 minuti, l’Avellino di Sibilia si appresta a respirare il grande calcio. Pazienza che sia solo un’amichevole e il risultato non conti nulla (finì 1-5). Il popolo biancoverde dà a quella gara la massima importanza, come se fosse una finale di Coppa. Di occasioni simili ce ne sono state poi tante, ma quella conserva ancora oggi un sapore speciale per intensità di emozioni.

Sibilia e Rocco

A quasi 50 anni di distanza da quell’amichevole, abbiamo lasciato al grande Mauro Pantani il compito di raccontare quella sfida e quelle emozioni così speciali:

Ci avviciniamo al Natale con una natività, purtroppo, ricca di tristezza per questo malo morbo che sta aggredendo il mondo e che sembra irrefrenabile. E allora in un momento di riposo su quel divano che è diventato mio compagno di noia, il mio pensiero corre indietro nel tempo e si rifugia in un momento gioioso di quasi mezzo secolo fa, quando in una serata dicembrina – era mercoledì 20 prima di Natale -, pervasa da un freddo secco che ti entrava nelle ossa, in un’amichevole contro il Milan che il nostro Presidente Sibilia aveva organizzato al Partenio, dovendo i Rossoneri giocare poi a Napoli, e nella quale volle premiare il Paròn Rocco con una splendida medaglia d’oro. Fu vissuto un momento esaltante per tutti noi e per me in particolare, che al 9° minuto dell’incontro dopo aver ricevuto la palla sulla sinistra da una pennellata di Fraccapani – lo dissero le cronache dell’epoca – e dopo aver lasciato sul posto un paio di difensori avversari, con un’azione irresistibile, rientrando verso il centro lasciai partire da circa 25 metri un tiro di rara precisione e potenza che mandò il pallone a infilarsi nel sette opposto della porta difesa da Vecchi che, come me, rimase di sasso. Il primo a complimentarsi con me fu il Golden boy, il Gianni nazionale, seguito a ruota da Benetti, Pierino Prati e altri rossoneri, oltre ai miei compagni di squadra, che mi sommersero d’abbracci. Ma la frase più carina che ricordo ancora con tantissima simpatia fu quella del Paròn che, mentre stavo ricevendo i complimenti del nostro grande tecnico Giammarinaro, si avvicinò e in veneto che io non so ripetere, mi disse “Uè mona se ti ghe fa’ un goal così a San Siro ti gh’avè campa’ tutta la vita di rendita” e mi volle abbracciare… Questo è uno dei non tantissimi momenti che la vita di sportivo regala a chi ha la fortuna di meritarselo, perché non ce lo dimentichiamo mai, le cose particolarmente belle per i “normali” avvengono poche volte nella vita. Un abbraccio di cuore a chi ha avuto il piacere di leggere queste righe e a una città che mi è rimasta dentro e lo sarà per sempre. Have a good time!

Pantani, Rivera e Giammarinaro (da MagliaRossonera)

AVELLINO-MILAN 1-5

Reti: 9′ Pantani, 16′ e 29′ Rivera, 38′ e 68′ Prati, 70′ Benetti II

AVELLINO: Violo (46′ Miniussi), Codraro, Piaser, Zoff (68′ Zecchini), Piccinini, Fraccapani, Marchesi, Caocci, Agostini (46′ Prisco), Pantani, Bongiorni.

MILAN: Vecchi, Sabadini, Zignoli, Rosato I (46′ Dolci), Schnellinger (46′ Turone), Biasiolo I, Bigon I, Benetti II, Prati, Rivera (75′ Golin), Chiarugi (46′ Magherini) – All.: Rocco

Arbitro: Panzino di Catanzaro

Pantani in azione (da MagliaRossonera)

 





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