Dopo il turno di riposo, caduto a pennello dopo tante partite ravvicinate, l’Us Avellino si appresta a tornare sul campo. Lo farà domenica alle ore 15.00 al Partenio-Lombardi contro il Catanzaro, prima partita di un’altra serie molto impegnativa (saranno 5 gare in 15 giorni).
Tra l’altro, di fronte a sé, l’Avellino troverà un Catanzaro infuocato, visto ciò che è successo a seguito del pareggio di mercoledì contro il Palermo (QUI I DETTAGLI).
Nella consueta conferenza pre gara, mister Piero Braglia analizza il momento in casa biancoverde nonché la partita imminente. Queste le sue parole: “Abbiamo lavorato, ci siamo riposati due giorni e mezzo, abbiamo fatto dei doppi, cercando di portare avanti quel che stiamo facendo. Il Catanzaro per me ha un organico importante, tra i primi 5-6 del campionato, poi non posso sapere le cose che succedono da loro. So che sarà una partita difficile, troveremo una squadra arrabbiata che è in ritiro da mercoledì, ma ci faremo trovare pronti. Credo che si compatteranno attorno all’allenatore e che faranno una grande partita. E’ successo il finimondo dopo la brutta sconfitta a Terni, poi hanno pareggiato in 11 contro 9 mercoledì, ma una volta io ho perso 4-2 in 11 contro 9: nel calcio può succedere tutto e il contrario di tutto. L’importante è che noi ci facciamo trovare pronti“.
Altro tour de force per i lupi, servirà cadenzare le forze: “Dobbiamo giocarle tutte se ce le fanno fare. Ma penso partita per partita, ora ci dobbiamo preparare nel migliore dei modi per il Catanzaro, cercando di sbagliare il meno possibile. Non ci penso nemmeno alle altre gare“.
Visto l’infortunio di Forte è arrivato Leoni, chi sarà ora il titolare tra lui e Pane? Queste le parole del mister: “Leoni è venuto qua, era a casa, abbiamo avuto un problema e l’abbiam preso. Se farà il primo, il secondo o il terzo lo dirà il campo. Per ora la gerarchia è Forte, Pane e Leoni: non è che perché Pane ha fatto una cavolata deve essere costantemente crocifisso. E’ un portiere affidabile: i colpevoli in quella partita siamo stati tutti. Io non ho fatto determinate cose, l’espulsione di Maniero, la squadra si è abbassata troppo: colpevoli singoli non ne voglio cercare“.
Positività al covid-19 passate per Silvestri e Errico, ma ora come stanno?: “Silvestri ha fatto tutta la settimana, Errico sta facendo doppi allenamenti per mettersi apposto, vediamo un po’. Quest’ultimo devi dargli un’occhiata in più, è un ragazzo e magari non si sa nemmeno gestire: se il medico dice che può tornare in gruppo ben venga, anche perché ci può arricchire, ha qualità che non ci sono nel resto della rosa. Silvestri sta bene”
Attaccanti e linea difensiva a 4, Braglia non esclude cambiamenti: “I centravanti li faccio ruotare sempre: due giocheranno domenica, qualche altro giocherà mercoledì. Quando si va dentro bisogna dare, sennò per me fare le scelte diventa facile. Linea a 4? L’ho provata una volta, non credo di ripeterla, ma non sono chiuso a nulla”
La situazione covid-19 non sta risparmiando la Lega Pro: “Bisogna andare avanti finché si può. Capisco tutto, ma non è facile stare tutti in casa in 4-5, figuriamoci squadre di 20 persone che si fermano. Speriamo che non succeda a noi quello che è capitato al Palermo: è una cosa brutta. Non so finché andremo avanti, ma già che iniziano a fare previsioni e a capire come fare in caso di stop… E’ un campionato falsato, già che non c’è il fattore campo vista l’assenza dei tifosi lo falsa“.
De Francesco sta soddisfacendo? Braglia fa chiarezza: “Abbiamo dei dati che ci dicono che sta facendo bene. Prima di lui abbiamo trattato un altro giocatore che ora si è accasato ad Arezzo (ovvero Di Paolantonio, ndr): gli avevamo offerto un contratto doppio rispetto a quello che percepiva, ci è stato detto che aveva tante richieste dalla B e dalla C. Poi però non è che quando hai bisogno piangi e chiami le persone in società, tra cui me: gli ho risposto che doveva chiamare il direttore. Non è un mio problema se quel giocatore viene gestito così, io sono felice della rosa che ho. Sia chiaro, qui fino a gennaio non viene nessuno, Leoni è stata un’eccezione per un’emergenza. Se poi a gennaio qualcuno non sta bene qui o qualche altro deve venire si vedrà più in là, non se ne deve parlare ora. Guardate la media punti che abbiamo fino ad ora: stiamo facendo bene, e tutto questo con una rosa totalmente rinnovata. Poi se perdiamo domenica non lo so“.
Sui social in questi giorni è circolata una foto sua e di Di Somma al centro del campo da gioco mentre si stringevano la mano, con l’attuale tecnico che era in forza al Catanzaro e Di Somma che era già una bandiera biancoverde: “Di Somma lo conosco da una vita, ce le siamo date e dette, ma quel che ci siamo detti è sempre rimasto tra noi. Riesco anche a farlo ridere, e farlo ridere è difficile eh. Siamo stati insieme 3 anni a Castellammare e ora qui, ma non avremo mai problemi perché sono chiaro“.