Dal 2015 , anno della buona scuola, non vedevamo tanta fame di assemblee come stamattina e quella di oggi alle 11 è stata un’assemblea straordinaria, per la partecipazione, 250 persone al netto delle possibilità massime di contenimento della piattaforma e purtroppo più del doppio rimaste fuori per cui abbiamo già preso l’impegno di replicare le assemblee a breve; per la durata , per i tantissimi interventi di qualità e per gli imprevisti della prima volta.
In ogni provincia d’Italia si sono svolte oggi una o più assemblee sindacali unitarie, delle OO SS firmatarie del CCNL) per fare il punto della situazione sui due mesi trascorsi in emergenza Covid ma soprattutto sulla ripartenza data la tendenza del Ministro ad ascoltare poco non soltanto i sindacati ma il mondo della scuola a cui dispensa note contraddittorie.
Devo dire che, in questi due mesi, noi non abbiamo perso mai il contatto né con i nostri rappresentanti sindacali (rsu e tas) nelle scuole né tra noi come sigle confederali: abbiamo infatti svolto una costante azione di monitoraggio, fase dopo fase, sulle attività poste in essere dagli istituti e sugli effetti sulla prestazione lavorativa, intervenendo nei casi in cui abbiamo ritenuto opportuno farlo.
Ritrovare la voce collettiva dei docenti è stato però emozionante ed importante: il nostro Paese ha scoperto, al netto di sacche di inerzia, quanto sia importante la scuola e quale immenso sforzo stiano facendo i docenti che hanno perso la linea di demarcazione tra tempo di vita e tempo di lavoro nello sforzo di non lasciare indietro nessuno.
Questo ci rinforza nell’idea che dobbiamo continuare a fare pressione perché il Governo faccia gli investimenti richiesti (12 miliardi di euro ) allo scopo di garantire la riapertura in sicurezza per tutti a partire dalla sottoscrizione di un protocollo nazionale, una regolamentazione contrattuale della didattica a distanza (nell’eventualità che dovesse essere utile ancora), una riflessione sull’e-learning a scuola come possibilità aggiuntiva per gli studenti e non per supplire alle mancanze di organico; l’uso di una piattaforma nazionale per garantire la privatezza dei dati di studenti e docenti. Il ritardo sulle OM inerenti gli esami di stato ci preoccupa non poco, perché già da questo si comprende quali siano le tempistiche ministeriali e conseguentemente il ritardo sulla pianificazione della riapertura. Noi crediamo che la riapertura vada richiesta a gran voce ed in ogni modo perché va smascherato completamente il disegno di ridurre la scuola pubblica statale ad erogatore di videolezioncine standardizzate e buone per tutte le stagioni e tutti gli studenti confezionate magari da società di formazione ad hoc.
La Cgil nazionale, la FP Nazionale e la FLC CGIL Nazionale hanno proposto una piattaforma sindacale congiunta ,che a breve illustreremo ,proprio allo scopo di accompagnare questa fase esaltando il protagonismo delle comunità scolastiche ( a partire da rsu e responsabili dei lavoratori per la sicurezza) e delle comunità locali. Mai come ora servirà la collaborazione di tutti.
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Cordiali saluti
FLC CGIL Avellino
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