Estate 1987, l’Avellino insegue un campione d’Europa

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Estate 1987, l’ultima nella storia dell’Avellino in Serie A. Reduce dalla miglior stagione della propria storia, con l’ottavo posto finale, il club biancoverde si mette al lavoro sul mercato. Con Alessio in partenza verso Torino, sponda Juventus, i lupi desiderano un colpo di solidità ed esperienza internazionale, capace di infondere carisma al gruppo. In un caldo giorno di luglio la scelta della dirigenza ricade su un mediano d’acciaio, tutto muscoli e forza fisica, il tedesco Wolfgang Rolff. Campione d’Europa con l’Amburgo nel 1983, famoso per la sua marcatura a uomo su Platini nella finale con la Juventus, il mediano milita ora nel Bayer Leverkusen. L’uomo che non sorride mai è un punto fermo della Nazionale tedesca, un giocatore di fama internazionale, ma l’idea di lasciare il suo campionato lo stuzzica.

Come si legge dall’archivio di Repubblica, la trattativa con l’Avellino si sviluppa veloce. L’intermediario dell’operazione è Antonio Caliendo, che vola da Milano a Napoli per incontrare Rolff e il presidente dei lupi Graziano. Le parti si siedono al tavolo delle trattative, la contrattazione dura un’intera giornata, ma alla fine si trova la quadra. Il mediano tedesco stringe la mano al presidente dei lupi, è convinto della soluzione biancoverde, ma avanza una richiesta: una settimana di tempo per trattare la risoluzione con il Bayer.

Forte dell’intesa, Graziano concede con fiducia questa proroga. L’Avellino ha in pugno il calciatore e la risoluzione sembra solo una formalità. Un campione d’Europa è pronto a vestirsi di biancoverde, è solo questione di giorni. Quando ci sono di mezzo interessi economici, però, dare le cose per scontate è sempre un errore. Rolff infatti torna in Germania, chiede la cessione al Bayer ma non la ottiene. I giorni passano, l’impasse non viene superato e inoltre l’Avellino non riesce a piazzare Schachner. La pista tedesca naufraga con la stessa velocità con cui si era palesata. Il sogno di mercato svanisce e con esso, qualche mese più tardi, anche quello della Serie A. Con un mezzo rammarico: come sarebbe andata con i muscoli di Rolff in mezzo al campo?

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