Avellino zona rossa, Festa: “decisione ingiusta che ci penalizza” – IL CIRIACO

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Dopo aver rivendicato l’inserimento della Campania in zona gialla dieci giorni fa, “alla fine Conte ci ha dato ragione” (leggi qui), oggi Festa rompe il silenzio e dopo ventiquattro ore dall’annuncio del Governo boccia l’equiparazione di Avellino al resto della regione e, dunque, dell’inserimento del capoluogo in zona rossa.

“Siamo stati maltrattati, è ingiusta una classificazione che riguarda anche l’Irpinia. Mi sono battuto strenuamente per far valere il principio per cui, tra le zone della Campania che meritavano le restrizioni più dure, non fosse inserita Avellino. Pagheremo – dice il sindaco- un prezzo molto elevato ingiustamente. Ancora una volta siamo chiamati al sacrificio nonostante il nostro comportamento egregio”.

Comportamento, inteso come rispetto delle regole anti Covid di buon senso, che non è stato egregio oggi soprattutto a via Tuoro Cappuccini dove in tanti, troppi, si sono affollati per l’ultimo aperitivo. “Siamo intervenuti ai Cappuccini. Non appena segnalato l’assembramento, abbiamo sfollato le persone e nel giro di mezzora sono scomparsi i ragazzi. Questura e Municipale sono intervenute non appena allertate”. Per Festa però la colpa di determinati comportamenti è della strategia comunicativa del Governo. “Anche al Corso c’era un po’ di gente, file davanti alle pizzerie, ai supermercati, traffico terrificante. Quando ieri il Governo ha annunciato la zona rossa, c’è stato il panico. E’ da irresponsabili annunciare la sera per la mattina una chiusura totale. La gente ha vissuto male la pressione, preoccupazione, quasi una psicosi, condizione che ha vissuto tutta la Campania. Mascherina, distanziamento e igienizzazione delle mani, andiamo avanti”.

Poi l’annuncio dell’arrivo dei tamponi rapidi e dell’inizio dello screening a Campo Genova, atteso per fine ottobre poi slittato fino ad ora. “Da ieri abbiamo i tamponi rapidi, acquistati con fondi comunali e li somministreremo a Campo Genova. La strategia che metteremo in campo, in accordo con l’Ordine dei Medici, vedrà un primo screening per determinate categorie come dipendenti pubblici, vigili urbani, e lavoratori delle attività aperte. Poi, previa segnalazione dei medici di base, sarà effettuato a tutti cloro che ne necessiteranno. Non appena sarà rilevato un positivo, sarà immediatamente sottoposto a tampone molecolare effettuato da laboratori privati accreditati, senza pesare sull’Asl. Ci accolliamo una spesa importante, e siamo gli unici in Italia a farlo per tutelare e garantire la comunità. E’ evidente che ci stiamo avvicinando ad una fase più acuta, ma con questo intervento la affrontiamo nel migliore dei modi”.

Poi un passaggio sulle scuole: “l’Anci mi ha comunicato che, salvo ulteriori interventi del Governatore, dal 24 novembre riprenderanno le scuole in presenza solo per le prime elementari e asili. Prima ci sarà uno screening di massa per docenti e personale Ata, poi si riapre. Far ripartire asili e prime elementari, è già un segnale che accogliamo positivamente sperando che anche la Campania possa presto adeguarsi al Governo, e riprendere  la didattica in presenza fino alla prima media come previsto per le zone rosse. Basta polemiche, è arrivata la fase della responsabilità”.



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