nel 2004 fu vicino ai lupi

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Spesso il calcio, come la vita, è fatto di attimi, di svolte, di porte girevoli. Di situazioni che possono cambiare senso e significato a seconda delle direzioni che prendono. Forse questo è il caso di Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria, uno dei migliori marcatori in attività, che nel gennaio 2004 fu vicino al trasferimento all’Avellino.

La formazione biancoverde era guidata all’epoca da Zdenek Zeman, che – malgrado una posizione in classifica già compromessa – cercò di rivoluzionare la rosa a gennaio. Il tentativo del boemo si risolse in un fallimento, complice le poche risorse a disposizione, ma su sua indicazione il diesse Pavone andò vicino ad un grande colpo.

Dopo aver rimediato il rifiuto di Salvatore Bruno, infatti, i lupi si tuffarono alla ricerca di un altro attaccante per affiancare Kutuzov. Un’attenta valutazione di Zeman spinse i biancoverdi a muoversi proprio per Quagliarella, punta ventenne del Chieti. Di proprietà del Torino, Quagliarella si era trasferito in neroverde nel gennaio 2003 per sostituire Biancolino, partito proprio in direzione Avellino. Il suo adattamento alla Serie C fu subito esplosivo con ben 10 gol nell’anno solare.

Le sue qualità attirarono dunque le attenzioni di Zeman, che chiese il suo acquisto a Casillo. L’idea di spedire il calciatore in B stuzzicò il Torino, consentendo ai lupi di avvicinarsi sensibilmente alla punta. Sul più bello, però, a bloccare tutto fu proprio il Chieti, restio dinanzi alla possibilità di concludere anzitempo il prestito.

Da allora Quagliarella di strada ne ha fatta, mentre l’Avellino di Zeman non riuscì a svoltare. Di sicuro sarebbe stato coinvolgente vedere un attaccante passionale e capace di gol impossibili come il napoletano agli ordini del boemo e dinanzi ad un pubblico caldo ed esigente come quello biancoverde.

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