Un primo confronto con le associazioni di volontariato del territorio per mettere in campo un programma di iniziative a sostegno delle fasce di popolazione meno abbienti della città ulteriormente impoverite dall’emergenza economica dovuta alle restrizioni anti Covid. E’ quanto andato in scena questo pomeriggio, con collegamenti da remoto, tra Palazzo di Città e alcune organizzazioni come la Caritas diocesana, la Misericordia, Banco di solidarietà, Don Tonino Bello, Masci e Anpas Campania. Un primo confronto, promosso dal presidente della commissione politiche sociali Antonio Cosmo, a cui hanno partecipato il sindaco Gianluca Festa e l’assessore Marianna Mazza con l’obiettivo di analizzare i bisogni della città, con particolare attenzione alle situazioni di povertà e al sostegno alle fasce deboli della popolazione e creare una rete con i servizi sociali territoriali per calibrare gli interventi, a partire dall’erogazione dei buoni alimentari finanziati dal Governo.
A spiegare l’esito dell’incontro, l’assessore Mazza: “l’obiettivo è quello di creare una rete in grado di coordinare le attività che mettiamo in campo per rispondere al meglio alle esigenze della popolazione, sia in questo momento drammatico che stiamo vivendo, sia per il futuro. Non tutte le realtà associative sono state invitate alla riunione di commissione, ma saranno ascoltate tutte nelle prossime settimane. Quello di oggi è stato solo un primo incontro interlocutorio. Abbiamo ascoltato le esperienze delle singole organizzazioni, le difficoltà che loro hanno sottoposto alla nostra attenzione, come ad esempio quelle di famiglie in cui i genitori sono positivi al virus e non riescono ad isolarsi rispetto ai loro figli perché chiaramente non tutte le abitazioni dispongono di spazi sufficienti. Accanto ai poveri che già conosciamo e che sono presi in carico dai servizi sociali, c’è una larga fetta di nuovi poveri emersa durante l’emergenza ed è su questa fascia della popolazione che bisogna intervenire per evitare che restino indietro. Per questo è fondamentale mettere in piedi una rete che veda insieme amministrazione e associazioni per avere un quadro completo delle povertà e dei disagi, in modo da poter organizzare al meglio gli interventi”.