Bari-Avellino 4-1, le pagelle: una sconfitta oltre la vergogna

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Umiliati, ridicolizzati, oltre i limiti della vergogna. L’Avellino esce con le ossa rotte dal San Nicola, subendo 4 reti in 45’ e sfornando una prestazione assolutamente priva di grinta e carattere. Si può perdere, ma non così. Si può perdere, ma non si deve disonorare la maglia.

Forte 5: torna dopo due mesi di stop e finisce suo malgrado vittima della grandinata. Causa il rigore del 3-0, ma se la difesa fa acqua da tutte le parti non è certo colpa sua.

Ciancio 4: da un calciatore esperto come lui sarebbe lecito aspettarsi maggiore maturità. Si fa triturare sulla fascia di competenza, mostrando anche un nervosismo che per poco non gli costa il rosso.

Dossena 4: impeccabile con il Monopoli, disastroso oggi. Il suo folle passaggio per Aloi regala il primo gol al Bari, configurandosi come il primo di una serie di pasticci difensivi davvero dolorosi.

Miceli 4: Antenucci e colleghi gli sfuggono da ogni dove. Macchinoso e rassegnato, mette lo zampino in tutte le reti subite, superandosi in occasione del 3-0. Non proprio il ritratto del capobranco.

L. Silvestri 4: il disastro collezionato sul 2-0, il gol che difatti chiude i giochi, ha del tragicomico. Prima sbaglia in impostazione, poi rientra in area e appoggia di testa il pallone per il comodo tap-in di Celiento.

Adamo 4: la corsa non basta quando ogni possesso o azione pericolosa si risolve in una scelta scellerata, che puntualmente porta i lupi a perdere palla. Dov’è la qualità? Dove la concentrazione?

(dal 58’ M. Silvestri s.v.: gioca mezzora, ma la gara è già decisa. Ingiudicabile).

Aloi 4: che ci sia o meno il fallo di Lollo, gestire il pallone nei pressi dell’area in quel modo dovrebbe essere illegale. Dopo una buona partenza si lascia spazzare via dal centrocampo barese, accusa il colpo e crolla sotto tutti i punti di vista.

(dal 75’ Rizzo s.v.: entra per dare fiato ad Aloi in vista del prossimo impegno).

D’Angelo 4,5: ha due occasioni per colpire, la prima sul punteggio di 0-0, ma manca l’appuntamento con il gol. Quando la squadra frana, il demerito è anche suo per il mancato filtro in mezzo al campo.

(dal 58’ Bruzzo 4,5: per lui vale lo stesso discorso fatto per Marco Silvestri. Trova però il modo per divorarsi un gol a tu per tu con Frattali).

Tito 5: il cross per il colpo di testa di D’Angelo, una parvenza di grinta nel deserto biancoverde. Non può bastare, ma in una giornata così è giusto segnalare la pur minima differenza di atteggiamento.

Fella 4,5: lento, compassato, con poche idee nel repertorio. L’Avellino crolla e lui fa poco per rianimarlo.

(dal 62’ Maniero 5: ha un’occasione per fare gol, ma la sua conclusione è debole e centrale. Murato da Frattali nel finale).

Santaniello 4,5: una buona intuizione in avvio, poi pochissimi palloni toccati e la sensazione di solitudine lo affligge.

(dal 62’ Bernardotto 5,5: offre timidi segnali di determinazione in un pomeriggio davvero grigio. Realizza il gol della bandiera nel finale).





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