Il 90% degli operatori sanitari irpini aderisce alla vaccinazione anti Covid: all’Asl le prime 6mila dosi – IL CIRIACO

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Le prime seimila dosi di vaccino anti Covid per il personale sanitario arriveranno al “Frangipane” di Ariano Irpino. Il nosocomio arianese fungerà da hub per l’organizzazione della prima fase di campagna vaccinale promossa dalla Asl Avellino. Le dosi di vaccino saranno conservate presso il plesso ospedaliero della Città del Tricolle, in un frigo da 700 litri che manterrà le dosi alla giusta temperatura, così come le scatole termiche che saranno utilizzate per il trasporto nei vari punti di somministrazione. Da lì i vaccini saranno poi trasferiti presso l’ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi che, insieme al “Frangipane”, ospiterà le equipe che dovranno procedere alla somministrazione e che saranno composte da un medico, un infermiere, un operatore sanitario e un amministrativo, oltre che chiaramente a tutti i professionisti che hanno accettato di sottoporsi alle iniezioni dell’antidoto anti Covid che, come è noto, saranno due da ripetersi a distanza di ventuno giorni l’una dall’altra. Il 90% degli operatori sanitari ha aderito alla campagna di vaccinazione, dando il proprio consenso al pre modulo inviato dall’Azienda sanitaria.

La campagna vaccinale dell’Asl inizierà il prossimo 2 gennaio, non il 27 dicembre data individuata dall’Europa come Vax Day. Secondo una scala di priorità i primi ad essere sottoposti a vaccinazione saranno gli operatori sanitari e non dei due presidi ospedalieri, il personale delle case di cura accreditate come Clinica Montevergine e Casa di Cura Malzoni, il personale di distretti sanitari, residenze e case di cura per anziani, operatori del 118, dell’assistenza domiciliare integrale e i medici di medicina generale.

Nel frattempo a via Degli Imbimbo si attendono le indicazioni del Ministero per le modalità con cui organizzare la campagna vaccinale a tappeto sulla popolazione, quella che sarà individuata come la seconda fase. Chiaramente l’utenza sarà maggiore e difficilmente si potrà pensare di far entrare tutti i cittadini che vorranno vaccinarsi in una struttura ospedaliera. Non è ancora chiaro se anche in Irpinia sorgeranno i gazebo a forma di primula, individuati dal Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, oppure se l’Asl dovrà individuare spazi abbastanza ampi da poter accogliere l’equipe medica  e la popolazione.

Procederà in autonomia, e probabilmente anche in anticipo rispetto all’Asl, l’azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino. Il 27 dicembre sarà la data del  V-day anche per l’ospedale avellinese dove sono infatti in arrivo le prime cento dosi dell’antidoto al virus che, stando alla scaletta di priorità stabilita dal Governo, saranno somministrate nei giorni a seguire al personale sanitario del complesso di Contrada Amoretta e del “Landolfi” di Solofra.

 



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