“Per sempre il tuo cuore batterà al centro di questa città”: Avellino ricorda Massimo D’Argenio – IL CIRIACO

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Palloncini bianchi, uno striscione davanti alla Dogana e un silenzio surreale interrotto solo dalle note di “Reality”, colonna sonora de il Tempo delle Mele, la canzone preferita di Massimo D’Argenio. Così gli amici e commercianti del centro storico, hanno voluto ricordare il fotografo stroncato dal Covid la mattina della Vigilia di Natale. Una messa al Duomo, poi il tributo nel cuore antico della città dove Massimo aveva deciso di aprire il suo studio di fotoreporter.

Via Nappi, Piazza Amendola, Corso Umberto, le strade dove Massimo D’Argenio distribuiva quotidianamente sorrisi e affetto agli amici commercianti. Un caffè al bar, un saluto davanti alla vetrina, la battuta sempre pronta. Massimo era l’amico di tutti, e questa non è una frase fatta ma una realtà. Lo dimostra il doloroso ma dovuto omaggio di questa sera ai piedi di quella Dogana ferita tante volte immortalata negli scatti di Massimo, insieme al “Reuccio” e alla Torre dell’Orologio, simboli di quell’orgoglio avellinese di cui lui era certamente uno degli interpreti più autentici. Un video a ricordarne la spensieratezza, e poche parole pregne di affetto e amore ad accompagnarlo: “ciao Massimo, noi commercianti del centro storico, amici, familiari, e tutta la tua città, vogliamo ricordarti come in questo video, sempre allegro, sorridente e con il cuore grande”.

Anche il sindaco Gianluca Festa ha partecipato alla cerimonia laica di Piazza Amendola: “lo conoscevamo tutti, è stato un  mio amico e ha fatto il tifo per me. Incarnava lo spirito di Avellino, sempre gioviale con tutti, era un vulcano. Un piccolo grande uomo, che avremmo voluto ricordare come meritava ma il Covid ce lo impedisce. Avellino ha perso un figlio, con lui se ne va un pezzo di città ma non dobbiamo abbatterci. Dopo le tenebre arriva sempre la luce, e mi piace pensare che Massimo attraverso il flash della sua macchina fotografica possa illuminare il futuro della città. Avellino ha senso di appartenenza e gli eroi da ricordare non sono solo quelli dei libri di storia, ma quanti hanno operato per il bene della comunità. Sono certo che migliaia di avellinesi saranno d’accordo con un’iniziativa istituzionale che possa tenere vivo per sempre il ricordo per sempre».

foto Mario D’Argenio



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