Il 2020 è ormai agli sgoccioli. Un anno difficile per tutti, ma che dal punto di vista sportivo qualche effetto positivo l’ha portato. Ad esempio l’acquisizione da parte dell’Us Avellino di Angelo Antonio D’Agostino, che dopo tempi bui ha ridato stabilità alla società biancoverde.
Entrato in corsa a inizio anno, soltanto finiti i playoff ha iniziato il suo ciclo vero e proprio con i lupi, costruendo una rosa da zero e cambiando guida tecnica. Tante le vittorie dell’Avellino in questo 2020, poche quelle davvero spettacolari in realtà. Senza dimenticare il successo con Capuano sulla Ternana per 2-0 o la bella vittoria di quest’anno contro il Palermo, il match vinto che più ha dato gioia all’ambiente irpino in questo anno è stato senza dubbio quello contro il Foggia.
Per la rivalità tra le tifoserie sicuramente, ma anche perché è stata una partita dominata dall’inizio fino all’85’, in cui è arrivata un po’ di sofferenza finale. Un 1-2 che poteva tranquillamente essere uno 0-4. I due gol di D’Angelo e Santaniello sarebbero potuti essere seguiti da quelli di De Francesco e di Maniero. Invece, sopra di due gol, i biancoverdi hanno sofferto dal gol di Vitale fino a tutti i minuti finali, dove il Foggia ha dato vita a un forcing vero e proprio.
Ma la gara, eccezion fatta per gli ultimi scampoli, è stata interamente controllata dall’Avellino. L’unica vera prova convincente dei lupi contro una squadra di media-alta classifica, viste poi le sconfitte contro Ternana, Bari, Catanzaro e Catania e in attesa di giocare col Teramo a inizio 2021.
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