Via libera al nuovo Dpcm anti Covid in vigore da domani 16 gennaio. Resta confermata la divisione dell’Italia in fasce di colore a seconda dell’indice rt registrato nelle singole regioni. In attesa degli ultimi monitoraggi, la Campania dovrebbe restare in zona gialla.
A prescindere da questo però, da domani però in tutto il Paese sarà vietato sempre, fino al 15 febbraio, ogni spostamento in entrata e in uscita oltre i confini regionali salvo poter dimostrare, tramite autocertificazione, comprovate esigenze di lavoro o salute. Resta consentito il rientro presso il proprio domicilio e/o residenza. Vietato raggiungere regioni diverse anche se si posseggono seconde case e, in zona arancione, vietato raggiungere la seconda proprietà anche fuori comune.
Come per il periodo natalizio restano consentite in zona gialla le visite ad amici e parenti massimo due persone per volta, nel territorio comunale. Due persone che però possono essere accompagnate da figli minori di 14 anni o persone non autosufficienti purché conviventi. Resta la deroga di spostamento tra comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti entro il raggio di 30 chilometri, ma restano esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Nelle regioni arancioni rosse o arancioni bar e ristoranti rimangono chiusi, in quelle gialle potranno invece aprire al pubblico fino alle 18 sempre con la regola di massimo quattro persone al tavolo. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio, ma per evitare assembramenti i bar devono interrompere l’asporto.
Restano chiusi fino al 15 febbraio impianti di sci e risalita, dal lunedì al venerdì potranno riaprire musei e mostre, sempre con ingressi contingentati e garantendo il distanziamento fisico, nulla da fare per cinema e teatri. Stesso discorso per palestre e centri benessere chiusi fino al 5 marzo.
Il Dpcm istituisce però anche la fascia bianca: nelle regioni con scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti tutte le attività potranno essere aperte. Una condizione in cui però, al momento, nessuna parte di Italia.