Tanti cambi, poche soddisfazioni. Il Catanzaro ancora alla ricerca della vera identità

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Festeggiato il primo successo stagionale, l’Avellino di Piero Braglia si prepara alla sfida con il Catanzaro, primo scontro diretto con una big di questo campionato. I giallorossi arrivano al Partenio-Lombardi reduci da quattro pareggi consecutivi e con qualche malumore che comincia a serpeggiare nell’ambiente.

La guida tecnica

Sulla panchina della formazione calabrese, dopo i buoni risultati conseguiti nella scorsa stagione, è stato confermato Antonio Calabro (classe 1976). Sulla scia del suo consolidato 3-5-2, che a volte si trasforma in più offensivo 3-4-1-2, l’ex Carpi sta provando a plasmare una squadra che ha subito tantissime modifiche nel mercato estivo (ben 16 i volti nuovi arrivati dalle parti del Ceravolo). L’inizio del campionato è stato un po’ al di sotto delle attese, ma il potenziale a disposizione è davvero elevato. Bisognerà vedere se al tecnico verrà concesso il tempo di lavorare (lo meriterebbe per quanto fatto l’anno scorso) o se prevarrà, come capita troppo spesso in Italia, l’idea di provare ad avere tutto e subito e di buttare all’aria un progetto in pochissimo tempo.

La stella

In un contesto stravolto dalle tante novità l’uomo guida resta sempre Massimiliano Carlini. Il classe 1986 è il faro della squadra grazie alla sua qualità e alla sua esperienza che gli permettono di poter essere decisivo in diversi ruoli. Mezzala, trequartista, seconda punta. L’ex Juve Stabia è un vero e proprio jolly a disposizione di mister Calabro. La sua capacità di incidere direttamente (9 reti realizzate nella scorsa stagione tra campionato e playoff) o di ispirare le reti dei compagni ne fanno un punto di riferimento praticamente insostituibile, il pericolo pubblico numero uno per le retroguardie avversarie.

Il bomber

Tra i tanti colpi di mercato messi a segno dalla dirigenza giallorossa spicca sicuramente quello di Pietro Cianci (classe 1996). Dopo i 13 gol (10 con il Potenza, 3 con il Bari) messi a referto nello scorso torneo il bomber pugliese è arrivato in Calabria con tante aspettative sul suo conto. Una condizione fisica ancora da migliorare ha rallentato il suo percorso di inserimento in squadra (nessuna presenza da titolare, 1 solo gol realizzato), ma le sue qualità sono fuori discussione. Qualità pronte a mettersi in moto e ad accompagnare i sogni di gloria dell’ambiente giallorosso.

I primi impegni

Il campionato del Catanzaro è cominciato con la roboante vittoria con il Francavilla, poi qualcosa si è inceppato e sono arrivati quattro pareggi consecutivi che hanno rallentato la corsa al vertice di Branduani e compagni. L’impressione è che i giallorossi siano ancora alla ricerca della loro vera identità, con qualche piccolo equivoco tattico da risolvere e qualche giocatore da far crescere sotto il punto di vista della condizione fisica. Il motore, come all’inizio della scorsa stagione, ancora non gira alla perfezione. Allora il clic scattò con il blitz in terra irpina. Il pubblico biancoverde si augura che stavolta le cose vadano in maniera differente.



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