Un’intuizione per l’Italia | Corriere dell’Irpinia

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Guardo in tv le immagini quotidiane, quasi di routine, di piazze italiane stracolme di no vax e no green pass, vocianti e violenti. Non mi sorprendo e neppure m’indigno più. Provo solo fastidio. Penso, con dispiacere e riconoscenza, ai poliziotti che, per pochi soldi, debbono fronteggiare, a tutela della pubblica e privata incolumità, i manipoli di quelli che si presentano come irriducibili campioni della libertà nel XXI secolo. Infatti cinque milioni e passa di morti per Covid nel mondo dei 254 milioni di persone che hanno contratto la malattia, tra cui 133 mila morti in Italia, a fronte di circa cinque milioni di contagiati, non esistono, sono “pura inventio”, propaganda ben orchestrata. Di conseguenza, occorre immaginare cinque milioni di funerali e senza morti e ad altrettante bare vuote sottoterra. Insomma, non morti senza tomba, ma tombe senza morti. Come barzelletta non fa ridere, di là dall’assurdità, soprattutto perché immediato è il ricordo del negazionismo nazista dei campi di sterminio dove trovarono la morte sei milioni di ebrei più rom, minoranze etniche. omosessuali, antifascisti, comunisti. Non sorprende quindi che nelle tardive perquisizioni in abitazioni, radio e tv dei no vax, i libertari per antonomasia, non sono stati trovati, mettiamo, la “Storia del liberalismo europeo” di Guido De Ruggiero o gli scritti filosofici sulla libertà di John Stuart Mill o di Benedetto Croce o di Piero Godetti, ma i simboli nazisti, svastiche in primis, armi, taniche di benzina, testi di programmi terroristici per attentati, tra cui quello contro il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Peraltro non è un caso che Forza nuova, notoriamente ultrafascista, si sia schierata dal primo momento con la magmatica e pericolosa galassia dei negazionisti del Covid. E, fatte le debite differenze, non si può scordare che nella lista per le amministrative di Roma Giorgia Meloni, campione del liberalismo europeo e nota antifascista, abbia candidato un gruppo di no vax. Ma non basta opporsi ai no vax come nemici dei diritti fondamentali dell’uo – mo: la vita e la libertà. Così, non si va da nessuna parte, mentre il tasso di positività in Italia sale al 2,1% e quattro regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria e Val D’Aosta) sono a rischio giallo. Bisogna innanzitutto assumere misure davvero rigorose e serie da parte del governo per impedire ai no vax di essere il volano mortale della quarta ondata della pandemia, che sta diventando un’eventualità sempre meno remota. E’ necessario inoltre che soprattutto lo schieramento, vario articolato, che si batte perché l’Italia sia qualcosa di meglio del Paese che ha creato e ha esportato nel mondo mafia e fascismo, e che si oppone in modo intransigente alla destra, dia vita a qualcosa di più, che pure è cosa indispensabile, di un’alleanza vincente per le prossime elezioni politiche. Abbiamo bisogno di un’intuizione forte ed esigente di libertà, di democrazia, di ritorno alla vita degli italiani, di rinascita del Sud, di tutela dell’ambiente (prima della catastrofe ecologica), che faccia scattare un sentimento di appartenenza e di mobilitazione tra i giovani, le donne, gli intellettuali, il mondo del lavoro, l’Italia seria e democratica. Abbiamo, se volete, bisogno di una nuova, generosa utopia, giammai astratta e inconcludente, ma che abbia la forza ideale mozionale per negare le bruttezze del presente e sappia, grazie a un individuale e corale moto dell’intelligenza e atto della volontà, farsi realtà.

di Luigi Anzalone



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