Peggio del più atroce mal di denti, più dolorosa di un attacco di emicrania, l’otorino definirà l’otite esterna o media, catarrale o purulenta a seconda della localizzazione e del tipo di secrezioni, ma il dolore resta sempre ed è comunque intenso. «L’otite spaventa ma è bene chiarire che, negli adulti, la tanto temuta perforazione del timpano è rara», osserva Maria Patrizia Orlando, specialista in otorinolaringoiatria e omeopata a Roma. «Nei bambini invece succede più spesso, però la cicatrizzazione avviene senza problemi». Resta il fatto che, se si è avuto mal d’orecchi da piccoli, questi organi restano un punto debole. I nostri esperti ti dicono qui come affrontare tutti i disturbi del caso.
OTITE ESTERNA: PUNTA SU LAVAGGI E IGIENE PROFONDA
Hai dolore, prurito e il padiglione auricolare può diventare rosso e gonfio. Ma spesso basta la pulizia con l’acqua borica per risolvere tutto.
Perché succede
Non ci pensi, ma un tappo di cerume grosso e “vecchio” può diventare terreno di coltura per i germi. Spesso si sottovaluta, perché non dà dolore ma solo una sensazione fastidiosa. A volte l’otite esterna si “prende” in piscina o alle terme. «Basta qualche escoriazione all’interno del condotto uditivo, dovuta a manovre di pulizia aggressive, per far attecchire germi pericolosi», spiega l’esperta «Sono frequenti anche le infezioni micotiche (otomicosi): in questo caso i funghi proliferano grazie alla macerazione della pelle». Infine, l’otite esterna può essere conseguenza di un’otite media: il condotto uditivo si infiamma per il passaggio di muco che diventa poi pus.
Come si manifesta
Il dolore è più o meno intenso, si irradia a mascella e collo e il padiglione può diventare rosso e gonfio (pericondrite). Puoi anche avere una sensazione di “orecchio pieno” e dolore al tatto. Le secrezioni (chiare o purulente) sono presenti se l’infezione coinvolge l’orecchio medio, mentre quando l’origine è un fungo, avverti un forte prurito.
Cosa fare
Ai primi sintomi intervieni con sciacqui di acqua borica (soluzione al 3 per cento), 1-2 volte al giorno: disinfettano e alleviano l’infiammazione. Riempi una siringa (senz’ago) e inietta dolcemente il liquido nell’orecchio con la testa inclinata. Asciuga bene, anche con il phon. «Se il dolore non passa bisogna ricorrere alle gocce antibiotiche o anche ad antibiotici per via orale, prescritti dal medico», dice l’esperta. La cura va protratta per 7-8 giorni, anche se nel giro di 48 ore di solito il dolore passa». In caso di otomicosi, invece, si usano dei micostatici per instillazione locale (itraconazolo).
Il consiglio in più
Se pensi che fastidio e sensazione di “orecchio tappato” dipendano da un accumulo di cerume, consulta lo specialista. Te lo toglierà con uno speciale uncino e un lavaggio. E il fai da te con i coni cerati? «Mai usarli se c’è un’otite: con l’aspirazione si rischia la rottura del timpano», dice Maria Patrizia Orlando. «Invece, per pulire l’orecchio, quando non c’è dolore il cerume si sfalda ed esce naturalmente».
OTITE MEDIA: CALMALA CON IL “FERRO” OMEOPATICO
Nel corso di un’influenza o di un forte raffreddore ti sei presa anche il mal d’orecchio. I dolori sono lancinanti, ci senti poco e puoi avere la febbre.
Perché succede
Di solito le otiti medie sono causate da virus o batteri che, dopo aver infettato gola e naso, penetrano nell’orecchio medio attraverso le tube di Eustachio. Questi tubicini, unica via di comunicazione tra rinofaringe e orecchio, mantengono in equilibrio la pressione all’interno del cranio con quella esterna. «Normalmente nelle tube c’è aria ma, durante un’infezione, questi condotti possono infiammarsi e riempirsi di catarro e secrezioni purulente che, premendo sulla membrana timpanica, provocano dolore», spiega Maria Patrizia Orlando.
Come si manifesta
Fitte lancinanti, sensazione di ottundimento, febbre sono i sintomi più comuni. «Rara, negli adulti, la perforazione del timpano, con fuoriuscita di materiale infetto», osserva l’esperta.
Cosa fare
Tieni libero il naso con le fialette di liquido fisiologico (in farmacia) per i lavaggi nasali, un paio al giorno. «Non sempre gli antibiotici sono necessari», puntualizza Maria Patrizia Orlando. «Ai primi sintomi si può intervenire alternando, ogni ora, tre granuli di Ferrum phoshoricum 5CH, Belladonna 5CH e Capsicum 5CH, tutti efficaci antinfiammatori omeopatici. Va utilizzato poi il rimedio specifico per le otiti catarrali, Kalium muriaticum 5CH, 5 granuli tre volte al giorno. Quest’ultimo rimedio è utile anche nei barotraumi, dovuti agli sbalzi di pressione in aereo o per le immersioni». Se i sintomi non accennano a migliorare nel giro di qualche ora, chiedi consiglio allo specialista che ti prescriverà probabilmente degli antibiotici.
Il consiglio in più
Il calore è analgesico. Al bisogno, tieni sulla parte un panno caldo o della lana guarente (lana grezza bio che puoi ordinare a 7,50 € su ipiccolissimi.it). Non instillare olio di oliva caldo nel condotto: i residui potrebbero peggiorare la situazione. Per lo stesso motivo anche le gocce antalgiche che ti prescriverà l’otorino vanno applicate su una garza auricolare da togliere terminato l’effetto.
OTITI RICORRENTI: RISOLVILE DALL’OSTEOPATA
Le orecchie sono il tuo punto debole e praticamente convivi con le otiti per tutta la stagione invernale. Con un ciclo di massaggi specifici puoi liberartene per sempre.
Perché succede
«Sono diverse le cause delle otiti recidivanti», dice Filip Dudal, osteopata alla Still Osteopathic Clinics di Bergamo. «Frequenti le deviazioni del setto nasale o malposizioni delle vertebre cervicali e dorsali, dovute a traumi come il colpo di frusta, che ostacolano il flusso della linfa e del sangue a livello dell’orecchio medio.In questo modo si accumulano prodotti di scarto che facilitano le infezioni». Allergie respiratorie, troppi latticini nella dieta (che aumentano la produzione di muco), persino il reflusso gastroesofageo responsabile dell’alterazione del pH delle mucose dell’orecchio sono altre possibili cause.
Come si manifesta
Oltre al dolore negli episodi acuti, ti senti giù per l’abbassamento delle difese immunitarie, dovuto magari a troppe cure antibiotiche.
Cosa fare
Prendi appuntamento con un osteopata che, lavorando in team con un medico, ti aiuterà a individuare le cause. «L’osteopata manipola collo, mandibola e interviene anche all’interno della bocca con delicati massaggi per liberare le strutture a contatto con l’orecchio interno, in particolare le tube di Eustachio», spiega l’esperto. «Un paio di trattamenti anche nelle crisi acute, alleviano il dolore, ma per una cura completa ci vuole qualche mese».
Il consiglio in più
«Per lenire il dolore miscela tre gocce di olio essenziale di camomilla o lavanda in un cucchiaino di oleolito di iperico intiepidito», consiglia la naturopata Camilla Piantanida, coautrice di Pronto soccorso naturopatico (ed. Enea, 14,90 €). «Con questo mix massaggia la zona dolente, la parte attorno e sotto l’orecchio, scendendo anche verso la gola».
CURE STEINERIANE PER I PICCOLI
Urla strazianti nel cuore della notte, pianto ininterrotto e bambini inconsolabili: sono i segni di un attacco di otite, frequente nei piccoli per la scarsa inclinazione della tuba di Eustachio, dove facilmente ristagnano le secrezioni. In attesa di consultare il medico, prova questo rimedio di pronto soccorso. «È il cataplasma di cipolla, e funziona benissimo perché “tira fuori” l’infiammazione e calma il dolore», spiega Sergio Francardo, medico e autore di Medicina antroposofica familiare (ed. Edilibri, 25 €).
Fai così: metti un cucchiaio colmo di cipolla cruda al centro di una garza, che ripiegherai e fermerai con un cerotto nella zona dietro il padiglione auricolare. Il piccolo dovrà tenerla diverse ore, ripetendo le applicazioni. Di solito l’effetto è immediato: i bambini si calmano e facilmente si addormentano. Se poi c’è un’infezione, aggiungi gli antinfiammatori antroposofici Apis D3 e Belladonna D4 (3 gocce ciascuno ogni due ore) alternati con un rimedio specifico per l’orecchio, Levisticum D3 (5-7 gocce).
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