Avellino, Braglia: “Se qualcuno non sta bene qui è libero di andare, dobbiamo fare una grande gara”

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A distanza di un mese l’Avellino domenica pomeriggio, con calcio d’inizio fissato alle ore 17:30, tornerà a calcare il manto erboso dello stadio Partenio. Davanti al pubblico amico gli irpini affronteranno il Monopoli in quello che sarà il big match di giornata. A presentare la gara contro la compagine pugliese ci ha pensato il tecnico degli avellinesi Piero Braglia nella consueta conferenza stampa.

Purtroppo quando capitano i casi covid non dipende da nessuno, ne dobbiamo prendere atto e giocare al massimo delle nostre possibilità. Ci siamo rivolti alla primavera di Biancolino per poterci allenare, il lavoro lo abbiamo portato avanti per quelli che siamo stati. Dopo un mese non sai mai quello che trovi, vale per noi come vale per tutti. Mi aspetto di ritrovare l’Avellino che abbiamo lasciato tutti, una squadra tosta, determinata, pulita. Speriamo di poterci esprimere al massimo delle nostre possibilità, mi aspetto questo dai ragazzi. Poi i risultati dipendono da tante cose. I ragazzi devono mettere il cuore oltre l’ostacolo e giocarsi la partita come Dio comanda. Noi dobbiamo fare una grande partita contro una squadra che secondo me sembra di vedere l’Avellino dell’anno scorso: ostici, cattivi, determinati. Sono una squadra adatta a fare la serie c, non hanno pressioni. Stanno bene insieme, corrono e giocano bene a calcio”.

Prosegue sul tema covid:Avevamo 4 positivi, ora uno in meno. Son in 3 e dobbiamo aspettare domani per un altro. Due non ci saranno sicuramente. Per me sono tutti importanti, averli a disposizione ti permette di scegliere. In alcuni ruoli può darsi che faremo fatica a scegliere. Non dobbiamo piangerci addosso”.

Sul mercato:Non ne parlo, non è una cosa che mi compete. Ci sono delle persone addette che risponderanno del mercato, io sono venuto qui per parlare della gara col Monopoli. Io del mercato non posso dire niente. Le cessioni sono state concordate con me”.

Sulla questione rinnovi:Si torna a parlare di cose che a me competono poco. Queste problematiche già c’erano prima, non vedo perché dovrebbero influire adesso. In mezzo al campo siamo in 6, se qualcuno non sta più bene qua è libero di andarsene per me. Chi non ci sta più bene qua se ne deve andare, per me un nome vale un altro a questo punto. Quello che conta è la testa, la mentalità e la voglia, se qualcuno non è felice qui perché dobbiamo tenerlo. Poi c’è la società che sa cosa fare. A me chi dice che non c’è con la testa non lo convoco, questo vale per tutti”.

Sull’assetto tattico:Io penso che tutto sommato anche girando diversi moduli abbiamo sempre fatto una degna figura. Il modulo è relativo, vedremo quello che succederà in campo“.

Su Di Gaudio:Ha fatto un lavoro a parte perché aveva preso una botta a Campobasso e faceva fatica a smaltirla. Ora sta facendo lavoro settimanale col resto della squadra. Io di Di Gaudio sono contento, ci sta dando quello che noi ci aspettiamo da lui. Lui dipende anche dai campi dove andiamo a giocare”.

Su Micovschi:Si impegna molto, ha fatto un numero a Campobasso che lo fanno solo i giocatori veri. Non è banale fare quello che ha fatto puntando un uomo. Io mi auguro che lo continui a fare, mi auguro che capisca che le paure vanno lasciate da parte e che giochi come fa in allenamento. Credo che lui piano piano stia trovando anche la condizione ideale. Quando inizia a parlare in rumeno è un brutto segno”. 

Sulla difesa:Bisogna vedere un po’ di cose. Abbiamo avuto qualche problema proprio nel reparto arretrato, adesso cerchiamo di trovare la soluzione migliore. Vediamo un attimo come recupera qualcuno”.



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