di Valentino Maimone e Gerardo Antonelli
Uno scivolone, un movimento sbagliato. E l’articolazione ha la peggio. È una lussazione: «L’estremità di un osso fuoriesce dalla sua sede e l’articolazione si blocca», spiega il dottor Gabriele Tucci, dirigente medico del reparto di Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale dei Castelli di Ariccia (Roma). Tu applica sulla parte del ghiaccio e vai al pronto soccorso dove, dopo una radiografia, fatta per escludere fratture, agiranno così.
Spalla: la lussazione più frequente
Una spalla può “uscire” per colpa di una forte contusione o di un movimento sbagliato: «Quando la testa dell’omero fuoriesce provi un dolore molto intenso e non riesci più a muovere la spalla. Una situazione che l’ortopedico riconosce già a occhio e con la palpazione». Lo specialista fa tornare l’omero nella sua sede con una procedura chiamata riduzione: dura circa 10 minuti e si esegue generalmente sotto anestesia. Per 3 settimane circa dovrai indossare un tutore, con il gomito piegato a 90 gradi. «Per i primi 2 giorni puoi applicare localmente del ghiaccio. Contro il dolore, invece, puoi assumere 1000 mg di paracetamolo, 2 volte al giorno, per 4-5 giorni». Tolto il tutore dovrai seguire 10-20 sedute di fisioterapia, e in 2 mesi sarai guarita. Ma occhio alle recidive: «La capsula articolare è danneggiata, quindi attenzione a quando si ricomincia a fare sport. Il medico ti spiegherà come farlo senza rischi».
Gomito: la più delicata
La lussazione del gomito è delicata quasi quanto una frattura: «Il dolore blocca tutto il braccio, che si intorpidisce. E dopo la riduzione, potrebbero eventualmente farti una Tac». Quindi dovrai indossare un tutore o una doccia gessata: «Serve a tenere il braccio fermo a 90 gradi, per 2 settimane, se non ci sono fratture. Poi si toglie, per lasciarti estendere e flettere il gomito». Intanto dovrai fare fisioterapia per 30 giorni: «In un mese tornerà a posto, ma potresti aver bisogno di ulteriori sedute fisioterapiche».
Lussazione del dito: la più lieve
La lussazione di un dito in genere provoca un dolore più sopportabile di quello degli altri due casi: «Spesso, prima della manovra di riduzione non serve nemmeno la sedazione, ma puoi chiedere l’anestesia locale». Il dito viene immobilizzato per 15 giorni con una stecca di alluminio. Sarà livido e gonfio per una settimana ma in 20 giorni sarà ok, in genere senza fisioterapia: «Puoi farla da sola, con piccoli movimenti consigliati dall’ortopedico».
Gli esercizi per guarire prima
Hai subito una lussazione? Ecco dei possibili esercizi che velocizzano il recupero. Almeno nelle prime fasi, è sempre opportuno eseguire i movimenti sotto la supervisione di un fisioterapista.
- Spalla
Puoi eseguire il “pendolo”: in piedi, inclinandoti leggermente verso la spalla, o in posizione prona, con il braccio rilassato verso il basso, esegui piccoli movimenti di oscillazione e rotazione. Oppure, mettiti davanti a una parete alla distanza di un braccio teso. Poi fai “camminare” la tua mano lungo il muro gradualmente, partendo dal basso, fino a raggiungere il punto più alto che puoi. Infine torna giù (10 ripetizioni, 3 volte al giorno). -
Gomito
In piedi, con le braccia lungo il corpo, cerca di toccare con la mano dell’articolazione infortunata la punta della spalla opposta, flettendo il braccio per poi tornare alla posizione di partenza (3 serie da 10 ripetizioni, 3 volte al giorno). - Dito
Tieni stretta per 5 secondi e poi rilascia una pallina di spugna. Accelera il recupero della mobilità delle falangi (3 serie da 10 ripetizioni, 3 volte al giorno).
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