«Oddio, che figura!». La vergogna è un’emozione che iniziamo già a sviluppare nel secondo anno di vita ed è strettamente correlata, prima, al rapporto con i genitori e poi con le figure autorevoli, insegnanti e allenatori. «Una madre o un padre estremamente giudicanti rinforzano il senso di inadeguatezza», afferma Patrizia Vaccaro, psicoterapeuta a Milano.
«Ognuno di noi ha interiorizzato un’immagine del proprio Io che può essere positiva (sono bravo, valgo) o negativa (sono cattivo, sono incapace)», prosegue l’esperta. «Chi si porta dentro un giudizio negativo, avrà più difficoltà degli altri a gestire le relazioni in maniera equilibrata». Ma è possibile vincere la vergogna? Come fare? Certo, perché questo senso di inadeguatezza, crescendo e affermandosi può cambiare di segno. E diventare un modo per accettare i propri limiti.
Ecco 3 esercizi consigliati dalla dottoressa Vaccaro per imparare a volere bene alle nostre parti “rotte” e per vincere la vergogna.
- 1. Ascolta il corpo
La prima cosa da fare è capire cosa ci succede a livello corporeo. Osserva il calore sul viso, le mani sudate e la tachicardia. E dopo aver tracciato questa mappatura sensoriale, nota cosa capita: piano piano il rossore e la sudorazione svaniscono e il battito del cuore si regolarizza. Vedi che è solo uno stato transitorio?
- 2. Mettiti alla prova
Esponiti. Scegli una situazione facile in cui puoi metterti in mostra e guarda cosa accade. Per esempio inizia a prendere la parola in riunione o mettiti al centro dell’attenzione in una festa piena di sconosciuti. Una volta rotto il ghiaccio sarà più facile farlo la volta successiva.
- 3. Condividi le emozioni
Parlare con un amico di un episodio in cui non sei stato al top e riuscire a riderci sopra ti aiuta a mettere a fuoco il senso di vergogna e a lasciarlo andare. L’ironia è un grande alleato per imparare a gestire le emozioni e la condivisione ci aiuta a realizzare che funzioniamo tutti allo stesso modo.
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