Rivoluzione a rilento, tifosi insoddisfatti. Giudizi e ambizioni vanno però pesati a fine mercato

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Il ritiro dell’Avellino in quel di Mercogliano si è chiuso con il ko (0-1) contro la Roma Primavera. Il risultato di ieri, al cospetto di una formazione sbarazzina e di talento che ha messo in difficoltà anche club di categoria superiore in questo precampionato, lascia però il tempo che trova. Rimarcando in pieno il famoso detto “calcio d’agosto non ti conosco”. Ad accendere i riflettori è stato invece soprattutto il grido d’allarme lanciato dalla Curva Sud nei confronti della società. Non una contestazione vera e propria per carità, ma l’invito chiaro e netto ad accelerare sul mercato per costruire una squadra vincente.

La rivoluzione procede a rilento e questo non soddisfa ovviamente i tifosi. Le scorie del 4 maggio (il giorno di Avellino-Foggia) continuano ad aleggiare dalle parti del Partenio, con l’autogol della società (conferenza stampa post-partita) che alla lunga ha fatto più danni dei gol rossoneri di Merola e Nicolao. Il pubblico biancoverde ha fretta di tornare ad essere protagonista, ma l’ambizione dei supporter irpini cozza al momento con le difficoltà che la società si trova ad affrontare sul mercato. Un mercato già difficile di per sé, destinato a complicarsi ulteriormente se il numero di operazioni da portare a termine (tra entrate ed uscite complicate) diventa sproporzionato.

La famiglia D’Agostino, insieme a De Vito e Taurino, ha scelto un percorso preciso, diverso dal recente passato, ed ha deciso di portarlo avanti senza se e senza ma. Conscia delle difficoltà e dei rischi che esso comporta. I tifosi, con un considerevole numero di abbonamenti a scatola praticamente chiusa, hanno dato fiducia, ma adesso attendono risposte concrete. Stimolati anche dai mercati faraonici che stanno mettendo sul campo i competitor dei lupi. Ad oggi, questo è chiaro veramente a tutti, l’Avellino non può sicuramente essere indicato tra le squadre candidate a vincere il campionato ma il mercato è ancora lungo ed aperto a qualsiasi soluzione.

I commenti e le chiacchiere da bar ci stanno ma emettere giudizi definitivi già oggi è davvero prematuro e fuori luogo. Per quello è meglio aspettare l’1 settembre, il giorno in cui davvero potranno essere tirate le somme e stilate le griglie. Il giorno in cui oltre ai giudizi verranno pesate anche le ambizioni. In quel momento nessuno potrà più nascondersi e si capirà davvero se i progetti della società collimano con le aspettative dei tifosi.



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