AAA cercasi gol. A circa 10 giorni dalla fine del mercato, il problema “realizzativo” in casa Avellino è rimasto ancora irrisolto. Pur consapevole della necessità di dover sistemare l’attacco, con la caccia al numero 9 che prosegue in maniera serrata, il club biancoverde ha probabilmente sottovalutato alcuni dati in fase di costruzione dell’organico. Quella che oggi è una rosa ormai già abbondantemente strutturata, al netto dei 2-3 decisivi interventi ancora da registrare, presenta infatti una lacuna piuttosto evidente in “zona gol”. Alla luce di una serie di considerazioni, di seguito elencate, la sensazione è che, allo stato attuale, l’Avellino riparta da una base di gol potenziali davvero esigua per una squadra che intende puntare al vertice.
Chi la butta dentro?
La prima analisi che porta ad una simile riflessione è di natura prettamente numerica e parte dai dati della scorsa stagione. In attesa dell’uscita di Maniero, con le varie cessioni effettuate l’Avellino ha già “tagliato” 23 delle 45 reti realizzate nello scorso campionato, che potrebbero diventare 33 con l’uscita dell’attaccante napoletano, ossia il 73%. Certo, le numerose uscite hanno portato di conseguenza all’arrivo di tanti nuovi calciatori – quindi di potenziali gol – e il nuovo stile di gioco potrebbe potenziare la produttività offensiva dei lupi, ma il problema “statistico” rimane.
Il calcio non è fatto di soli numeri e da una stagione all’altra sono innumerevoli i fattori che possono rivoluzionare tutto, ma anche lo “storico” dei calciatori ora in organico non lascia sorridere. Se da Murano ci si può aspettare qualcosa in più rispetto all’unico gol realizzato da gennaio in poi, per il resto non sembrano esserci moltissimi margini di crescita. Tra i professionisti, infatti, soltanto l’ex attaccante del Perugia (2 volte) e Ceccarelli (1 volta) hanno toccato la doppia cifra, mentre gli altri giocatori offensivi hanno una media realizzativa più bassa (quella complessiva degli altri 5 attaccanti, tra i pro, è di 3,43 gol a stagione). Anche il terzetto di centrocampisti Franco-Dall’Oglio-Casarini, probabilmente il punto di forza della rosa per esperienza e leadership, non ha confidenza con il gol. Dove i biancoverdi possono trovare risorse per superare questo problema?
Servono gol
La risposta è ovvia ed evidente: l’Avellino deve innestare gol dal mercato. Le lacune realizzative della rosa suggeriscono però la necessità di non limitarsi al solo centravanti, piatto forte del mercato sul quale De Vito sta lavorando da tempo, ma di perfezionare nel complesso la capacità realizzativa dell’intera squadra. A questo Avellino servono terribilmente giocatori con gol nelle gambe, gente abituata a racimolare un pacchetto di gol considerevole. Ne va del destino della stagione. Perché il calcio si evolve, lo stile di gioco ottimizza numeri e prestazioni, ma una cosa rimane inalterata: vince chi la butta dentro. E i lupi hanno bisogno di trovare qualcuno che lo faccia con costanza e incisività.