di Beatrice Serra
Capelli biondi, rossi, bruni o in via di trasformazione verso il grigio: tra i trend di quest’autunno si fa sempre più largo la scelta di tingerli con un “colore invisibile”, una tecnica che non cambia la tonalità originaria ma la carica d’intensità. Giusto per fare risaltare il carattere estetico di ciascuna donna, quello dato da Madre Natura, che magari è il migliore e ci valorizza di più. È il “trucco” beauty vincente dell’attrice Miriam Leone: allontana la sua chioma ramata da ogni cambiamento; della stilosa Zendaya, mille look per un unico castano; di Amanda Seyfried, bionda naturale sempre e comunque. A metterci sulla scia di un hair-mood extra naturale ma scenografico è Jenny Mozzi, direttore tecnico del salone ToniI&Guy Monti a Milano.
Come si ottiene il colore-non colore?
«Attraverso prodotti specifici che non variano la nostra nuance di base ma solo la accentuano o, al massimo, la rendono più profonda di uno o due toni. L’obiettivo finale è un risultato armonico: i capelli non sembrano tinti ma solo pieni di riflessi. E anche quando, dopo qualche settimana, c’è la ricrescita, non si crea il contrasto tra radici e lunghezze. Più naturale di così!».
Sono tinte particolari?
«Il “colore invisibile” si realizza con prodotti senza ammoniaca, innanzitutto. Ce ne sono di diversi tipi, e la scelta dell’uno o dell’altro dipende dal risultato voluto: per rendere solo più luminosa la colorazione di base, si usano cosmetici chimici, i cosiddetti “gloss”, trasparenti che lucidano i fusti anche perché richiudono le squame del capello; per intensificare i riflessi s’aggiungono anche (o si utilizzano da soli) pigmenti di derivazione vegetale. Leggermente colorati, vanno a esaltare le tonalità “fredde” o “calde” dei capelli, a seconda di quello che vogliamo. Sempre, però, in un’ottica vedo-non vedo, come se fossero gradazioni naturali».
Anche la tecnica d’applicazione cambia rispetto alla tintura?
«Sì, si dimezzano i tempi. Per essere invisibile, il colore si deve depositare poco sui capelli, solo sull’esterno. Ecco qualche tempistica: i gloss, che possono essere in gel o in crema, s’applicano su tutta la testa bagnata, con una posa di 10-15 minuti. Mentre i pigmenti vegetali, che poi sono erbe miscelate in acqua calda, vengono messi su grosse sezioni di capelli (sempre umidi), e anche qui dopo un quarto d’ora circa si risciacqua».
A chi si adatta meglio questa scelta?
«Non c’è un target d’elezione. More, castane, bionde, rosse, con un taglio corto o lungo, la tinta trasparente migliora la qualità di qualsiasi capello. Tutti sembreranno più lucidi, corposi, sani. Perciò, lo consiglio alla ragazza di 20 anni che non vuole trasformazioni ma ha le chiome sfibrate dall’azione corrosiva dell’estate come alla over 40 aliena dalle tinte, però che si vede “sbiadita”. Comunque, c’è da aggiungere che le tecniche di colorazione impercettibile vanno bene anche per chi si colora da sempre i capelli: i gloss smorzano l’effetto artificioso della tintura, se vengono utilizzati sulle lunghezze. A questo punto, la tinta vera e proprio si può riservare solo alle radici».
A proposito d’età, e per chi ha i capelli grigi o bianchi?
«I gloss non li coprono del tutto, ma li mascherano bene. Ed evitano continui ritocchi alla ricrescita. In questo caso, è necessario un prodotto lievemente colorato (per esempio, castano per chi è scura): lasciato agire poco (sempre 15 minuti) e applicato sulla testa bagnata, la tintura si diluisce e il capello bianco riceve quella leggera dose di colorazione che attenua il suo candore, mischiandosi così bene al resto. Altri consigli d’uso? L’importante è scegliere il gloss giusto per il proprio tipo di capelli. Il color in gel è adatto a chi li ha lisci, sottili, poco vitali: crea un immediato effetto rimpolpante che dà volume alla testa. Mentre per i capelli secchi, crespi andrei necessariamente sul colore invisibile in crema. È idratante, quindi li ammorbidisce e li rende più setosi e cangianti».
Quanto si mantiene l’effetto riflessante?
«Molto dipende dalla manutenzione che si fa a casa. La colorazione naturale s’attacca solo sulla parte esterna del fusto, perciò se i capelli vengono lavati con detergenti troppo forti dureranno solo dalle 2 alle 3 settimane. Con uno shampoo a pH basso, invece, arriva a un mese e mezzo. Attenzione anche al post lavaggio: con un balsamo, grasso, le chiome s’opacizzano, e addio lucentezza; con un conditioner spray, i capelli si mantengono più leggeri e pieni di luce».
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