«Black out del Comune di Avellino», D’Ercole non risparmia le critiche

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La circostanza per la quale, dopo poche decine di giorni dalla pubblicazione del bando, il Comune di Avellino già avesse scadenzato i giorni per l’espletamento della selezione finalizzata all’assunzione presso il comune capoluogo, aveva fatto ben sperare circa un significativo cambiamento in meglio della pubblica amministrazione cittadina.

Quanto avvenuto stamane, invece, conferma la totale incapacità anche nel gestire qualcosa – come le selezioni pubbliche – che ormai grazie alla tecnologia risulta davvero banale.

La decisione clamorosa addirittura di annullare una prova la dice lunga sulla disorganizzazione crassa che sovrintende gli uffici comunali.

Fratelli d’Italia, con modesto buon senso, non può che rivolgere alcune semplici domande, soprattutto per rispetto alle migliaia di persone che si sono ritrovate in una bolgia dantesca, magari spendendo parecchi soldi per arrivare ad Ariano (non essendo i concorrenti soltanto avellinesi o irpini): perché le selezioni sono state condensate in un solo giorno? Non potevano i concorrenti essere diluiti in più giorni al fine di rendere spedite le procedure per i concorrenti stessi, evitando il caos e le figuracce di stamattina?

Soprattutto, perché svolgere le prove ad Ariano? Non abbiamo più la disponibilità del palazzetto dello sport ovvero di altre strutture comunali che agevolmente avrebbero potuto fungere ad ospitare gli aspiranti dipendenti comunali?

Ormai la pessima figura, che ancora una volta getta un’ombra odiosa sul comune capoluogo, è stata fatta ed il grave disagio è stato arrecato, pertanto Fratelli d’Italia non può che porre una banale e semplice richiesta al Sindaco di Avellino, forse troppo distratto dai festeggiamenti natalizi per poter badare alla sostanza delle questioni amministrative: si inizi un ciclo virtuoso della responsabilità e si chiarisca pubblicamente chi ha sbagliato. Non possiamo più accettare che il Comune di Avellino si quella amministrazione comunale per la quale si ignora chi sia, né venga sanzionato chi ha sbagliato l’esproprio per il centro per l’autismo, oppure l’amministrazione che progetta di scavare un tunnel di 800 metri in otto mesi e che – dopo 15 anni – non l’ha ancora completato senza che sia possibile sapere cosa sia stato sbagliato e a chi vada imputata la drammatica lievitazione del prezzo di quell’opera  pubblica. Tanti sono gli esempi di clamorosi errori amministrativi rimasti impuniti anche e soprattutto per una complicità della politica che dal mondo degli uffici pesca consenso: Fratelli d’Italia chiede che venga completamente cambiato registro, individuando e sanzionando i responsabili di una vergognosa quanto ridicola brutta figura.

Avellino, 9 dicembre 2022                                                      Avv. Giovanni D’Ercole



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