Un viaggio nella Sicilia di inizio Novecento, che rivive attraverso profumi e segreti dimenticati. “Arrocco siciliano” di Costanza DiQuattro, Baldini & Castoldi, sarà presentato domani, alle 17.30, nella sala blu del Carcere Borbonico nel corso di un confronto promosso dall’Accademia dei Dogliosi. Interverranno Fiorentino Vecchiarelli, presidente Accademia Dogliosi, Rita Imbimbo, presidente Università Tempo Libero, Daniele Calabrese, presidente dell’associazione Abellinm Civitas Selleczanm. Modererà il giornalista Gianluca Amatucci. La lettura di alcuni brani sarà affidata alla professoressa Ilde Rampino. Gli intermezzi musicali saranno a cura del soprano Gerardina Lombardi. E’ la Sicilia, per la precisione Ibla, la vera protagonista della storia. Qui le giornate scorrono lentamente tra i lavori in campagna, nelle case o nelle piccole attività locali.
La vita monotona e un po’ noiosa viene tuttavia movimentata dall’arrivo di Antonio Fusco, un giovane partenopeo giunto in paese per sostituire lo storico farmacista deceduto. Tra “smummuriate” e sguardi di traverso, DiQuattro ci svela, a poco, a poco il passato di Antonio Fusco, il dolore che lo ha accompagnato sin dall’infanzia, i suoi errori, le sue paure e i fallimenti che si porta appresso. “Ibla – spiega l’autrice – è un luogo magico. Io amo definirla una eterotopia, proprio perché sa essere diversa da qualsiasi altro posto. I suoi colori, le sue stradine impervie, le sue incongruenze e dicotomie la rendono semplicemente magnifica. E questa magnificenza continua a regalarmi infiniti spunti. In questo romanzo è rilevante la memoria storica, i racconti delle sedute di gioco” d’azzardo, le proprietà svendute”
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