I denti del giudizio fanno molta paura, ma sono davvero cosi problematici? Ecco un estratto dell’intervista di Radio RTL 102.5 al professor Giuseppe D’Amato, odontoiatra del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e Docente presso la facoltà di Medicina e Chirurgia (alla fine dell’articolo trovi il link per ascoltare la versione integrale).
Professor D’Amato, sentiamo spesso parlare di denti del giudizio, che cosa sono?
I denti del giudizio sono gli ultimi a emergere nell’arcata dentale. Due si trovano nell’arcata superiore e due in quella inferiore. Si chiamano così perché solitamente escono durante l’età compresa tra i 17 e i 25 anni, considerata l’età in cui si acquisisce il giudizio.
Si ha un po’ paura dei denti del giudizio, è vero che creano problemi a tutti?
Molte persone temono di non avere i denti del giudizio perché spesso questi non sono emersi dall’arcata dentale. Ciò è legato anche all’evoluzione della specie umana: in passato, l’uomo consumava cibi duri che richiedevano una masticazione più intensa, il che portava a uno sviluppo maggiore della mascella e della mandibola, dando spazio ai denti del giudizio per emergere. Tuttavia, con l’evoluzione della specie e l’adozione di una dieta a base di cibi più morbidi, le dimensioni della mascella e della mandibola sono diminuite, per cui i denti del giudizio faticano a emergere. In alcuni casi, infatti, possono rimanere inclusi nell’osso o emergere parzialmente, a volte causando problemi. Sebbene i denti del giudizio che rimangono inclusi non causino dolore, possono comunque portare a complicazioni.
Cosa succede se c’è scarsa igiene dentale nelle zone dei denti del giudizio?
I denti posteriori della bocca sono spesso difficili da pulire e pertanto sono inclini alla carie e possono causare ascessi e cisti. Se un paziente presenta questi problemi, può percepire dolore che si estende verso l’orecchio o il collo, e che può essere confuso con un’otite. Ciò accade perché il dente del giudizio è vicino a un nervo che, se si infiamma, può causare dolore riflesso all’orecchio. In alcuni casi, in base alla posizione del dente, possono verificarsi sinusiti o altri problemi. Gli interventi per risolvere questi problemi sono particolarmente importanti.
I denti del giudizio vanno tolti in ogni caso?
Non sempre è necessario estrarre i denti del giudizio: l’odontoiatra deve valutare la radiografia per decidere se rimuoverli o meno, anche in assenza di sintomi. Ciò può essere fatto per motivi preventivi, poiché i denti del giudizio possono causare problemi di allineamento degli altri denti. Esiste il mito che l’estrazione dei denti del giudizio sia particolarmente dolorosa, ma in realtà il dolore non è l’unico fattore da considerare. Gli interventi per rimuovere i denti del giudizio possono essere tecnicamente complessi a causa della posizione particolare dei denti o della necessità di evitare danni al nervo che dà sensibilità al labbro del paziente. Se il nervo viene lesionato durante l’intervento, il paziente può perdere la sensibilità in metà del labbro corrispondente al dente del giudizio operato.
Dopo l’intervento cosa deve fare il paziente?
Dopo l’intervento, il paziente dovrà seguire una terapia post operatoria a base di antibiotici e antidolorifici per il giorno stesso e il successivo. Uno degli aspetti negativi di questi interventi è il gonfiore post operatorio, quindi è importante mantenere un’igiene orale accurata e utilizzare collutori e antibiotici specifici per prevenire l’infezione della ferita chirurgica. Il paziente potrebbe avere punti di sutura in bocca e dovrà tenerli puliti per evitare infezioni.
Puoi ascoltare l’intervista completa al Prof Giuseppe d’Amato, odontoiatra del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia su RTL 102.5 Play News “Lifestyle”: Denti del giudizio: miti e paure, puntata del 21 novembre 2022, con Ludovica Marafini, il Conte Galè e Ilaria Arpino