E’ una pellicola preziosa “Saint Omer” di Alice Diop, tentativo di esplorare cosa si nasconde dietro un caso di infanticidio, nuovo appuntamento con la rassegna dello Zia Lidia, in programma il 23 gennaio, alle 20, al Movieplex di Mercogliano. Una professoressa di lettere Rama, francese di origini senegalesi, si reca a Saint Omer per seguire il processo contro Laurence, donna anch’essa di origini africane, che ha abbandonato la figlioletta di quindici mesi sulla spiaggia e che muore tra i flutti dell’alta marea, consapevole del rischio a cui la bambina andava incontro. La prima opera di finzione (dopo numerosi documentari) della cineasta francese figlia di genitori senegalesi Alice Diop, scava nelle motivazioni del terribile gesto con rigore di una scrittura affidata a dialoghi potenti che destrutturano le semplificazioni identificative che portano alla rappresentazioni della colpa. Al cuore di Saint Omer c’è la maternità, al centro del tribunale un’imputata (Guslagie Malanda) che ci confronta con l’ambiguità della maternità. Un personaggio che non suscita forzatamente compassione ma rimbalza ogni semplificazione.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2022, il film ha vinto il premio migliore opera prima “Luigi De Laurentiis” e si aggiudica il gran Premio della Giuria.
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