Ferrovie, De Luca: nessuna provincia resterà fuori. Anche per l’Irpinia?

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Nel presenziare all’inaugurazione di sette nuovi treni per la tratta Piedimonte-Napoli, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha assicurato che nessuna provincia della Campania resterà fuori dalla rete ferroviaria.

«Sarà una regione policentrica, consentiremo a tuttte le province della Campania di poter raggiungere l’area metropolitana». Lo ha dichiarato ai cronisti a Piedimonte Matese, stamattina, dove è stata presentata la nuova flotta di treni, operazione di quasi un miliardo e ottocento milioni. Per la provincia di Avellino, però, non c’è da stare allegri.

E’ l’unica, in Campania, a non poter usufruire di una rete su ferro alternativa al trasporto su gomma. Una esigenza che fino ad ora si è scontrata, negli anni, con la sordità proprio della Regione. Solo dopo una lunga ed estenuante battaglia si è arrivati a ripristinare la storica linea della Avellino Rocchetta Sant’Antonio, grazie ad una mobilitazione partita dall’associazione Inlocomotivi. Ma la linea funziona solo ai fini turistici.

La stazione ferroviaria di Avellino è ferma (si parla di una sua ripresa dopo tre anni a luglio), come servirà tempo per portare a termine l’elettrificazione da Avellino a Salerno.

Da qualche anno è stata lanciata un’altra battaglia, realizzare cioé un tratto, la Eboli-Calitri-Pescopagano-Melfi: un progetto ipotizzato dai Borbone per unire i due mari, poi interrotto. Negli ultimi anni sono stati coinvolti enti, associazioni, da parte del comitato per la ferrovia Eboli-Calitri, mentre il consigliere delegato ai trasporti in Campania, Luca Cascone, ha assicurato un intervento diretto per il finanziamento del progetto di fattibilità.

Le parole di De Luca sono dettate da un fondamento di verità in termini di prospettive per il trasporto in Irpinia? I fatti, fino ad ora, smentiscono questa ipotesi.

Non è di secondaria importanza ricordare che l’Irpinia sarà attraversata dall’Alta Capacità, terminal alla stazione Hirpinia, in territorio di Grottaminarda, ma tutta la provincia non gode di una rete ferroviaria, se non in alcuni tratti ai confini con le province di Napoli e Benevento, rete che sia in grado di assicurare il diritto alla mobilità, in alternativa a quello su gomma.



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