Pascolo abusivo ad Aquilonia: allevamento sequestrato, interviene la Regione

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Alla fine le denunce e le proteste sono state ascoltate. La vicenda del pascolo abusivo ad Aquilonia segna un punto a favore da parte dei cittadini che hanno subito, nel tempo, grossi e continui danni arrecati dai bovini nelle loro proprietà e nei loro fondi.

L’allevamento di capi “incriminati”, di proprietà di un solo allevatore del posto, è stato posto sotto sequestro dal servizio veterinario. E’ quanto riportato nel decreto della Giunta regionale della Campania 425/2022. La situazione si è di fatto sbloccata dopo il recente incontro avuto alla Prefettura di Avellino tenuto dalla vice prefetto vicario Maura  Perrotta, che  ha ricevuto il rappresentante del comitato degli agricoltori, Luca Calia, accompagnato dal loro avvocato, Rocco Bruno, e il sindaco di Aquilonia, Giancarlo De Vito.

Ecco gli ultimi fatti avvenuti.

Il servizio veterinario del distretto di Sant’Angelo dei Lombardi, presidio di Calitri, su richiesta del Comando dei carabinieri forestali di Lacedonia, ha effettuato un accertamento congiunto presso l’azienda bovina dell’allevatore, che aveva denunciato la morte di alcuni capi presumibilmente morti con colpi di arma da fuoco, ma gli operatori hanno accertato una notevole discrepanza fra il numero di animali presenti e quelli iscritti nella Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica.

Il servizio veterinario ha diffidato l’allevatore a raccogliere tutti gli animali allo stato brado, per poter effettuare tutti gli accertamenti diagnostici e le attività di profilassi. Al diniego dell’allevatore, i carabinieri forestali e il sservizio veterinario hanno provveduto a notiziare l’Autorità giudiziaria.

Il servizio veterinario ha inoltre provveduto a sequestrare l’intero allevamento, a contestare le violazioni amministrative relative all’identificazione, registrazione e movimentazione degli animali, elevando le relative sanzioni, e a sospendere la qualifica sanitaria dell’intero allevamento.

Il dirigente del settore di Tutela della salute Paolo Sarnelli ricorda che l’avvocato Rocco Bruno, nell’interesse di alcuni cittadini residenti ad Aquilonia, il 22 febbraio scorso ha inoltrato una nota in cui si rappresentava la situazione di grande criticità ad Aquilonia. La prima, scrive il dirigente, di natura sanitaria, in quanto i bovini vaganti sfuggiti ai controlli di profilassi obbligatori possono essere responsabili della diffusione di patologie infettive tipo brucellosi o tubercolosi.

La seconda investe la sicurezza pubblica: ai danni provocati a strutture e agricoltura si palesano rischi per i cittadini, nel caso di invasione delle sedi stradali. E’ dunque indispensabile attivare, è riportato in decreto regionale,  la procedura di “gestione sanitaria degli animali problematici” approvata dalla Giunta regionale con decreto 425/2022. «Per l’attivazione della procedura è essenziale la funzione di regiaa svolta dalla Prefettura, per la messa in opera delle misure di pubblica sicurezza necessarie per garantire l’incolumità pubblica e di tutti gli operatori coinvolti».

Il dirigente chiede di attivare un tavolo di pianificazione delle operazioni che serviranno per la risoluzione del problema.


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