Capovolgere la narrazione dell’Irpinia, al Museo irpino a confronto su restanza e progettualità positive: così crescono i territori

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Capovolgere la narrazione che accompagna solitamente l’Irpinia, come terra a rischio spopolamento. E’ la sfida lanciata nella Notte Internazionale della geografia dalla ricercatrice Nadia Matarazzo, con un confronto al Museo Irpino, introdotto dal professore Leonardo Festa, che è stato l’occasione per mettere a confronto esperienze di restanza, tra associazioni, incubatori di imprese, progetti di piccola imprenditoria, amministrazioni comunali. “Oggi c’è una grande attenzione da parte dei geografi alle aree interne, ai margini e ai luoghi dimenticati ma si dimentica – spiega Matarazzo – che province come l’Irpinia non sono un territorio uniforme, ci sono aree come quelle legate al napoletano in cui ci troviamo di fronte a forme di ripopolamento con percentuali molto vicine a quelle di alcuni territori del Nord”. E’ Ernesto Donatiello, assessore al turismo del Comune di Caposele, a illustrare la scelta dell’amministrazione di investire su una progettualità turistica per potenziare i servizi legati all’accoglienza del turismo religioso, valorizzare le sorgenti e inaugurare un museo delle Acque “Siamo partiti dalla creazione di un brand e potenziato tutto ciò che riguardava informazione e promozione turistica. Possiamo dire di aver raggiunto almeno l’80% degli obiettivi che ci eravamo prefissi. Abbiamo innanzitutto  garantito che le sorgenti di Caposele fossero sempre aperti al pubblico nel fine settimana Al tempo stesso è possibile prenotare on line pacchetti turistici che riguardano il territorio di Caposele. Abbiamo stazionato 50,000 euro dal bilancio comunale, a cui abbiamo affiancato risorse straordinarie. In questo modo abbiamo accresciuto la permanenza dei visitatori nelle strutture ricettive ”

Sono quindi Roberto Sullo e Stefano Vetrano a raccontare il progetto “Give Back” che sarà presentato lunedì alla Camera dei deputati “Una sfida partita dai fondi che l’Europa mette a disposizione per l’Erasmus, abbiamo riunito a Castelvetere 50 giovani di tutta Italia per parlare di aree interne, Europa e imprenditoria giovanile. Il borgo di Castelvetere si è trasformato in un laboratorio politico con la presenza di studiosi, politici e associazioni. E’ il segno che anche nel Sud è possibile realizzare progetti di qualità. Siamo orgogliosi che questo progetto arrivi anche alla Camera dei deputati”.

Tocca quindi a Lidia Martone di Animarte illustrare lo spirito di un’associazione, impegnata nell’attivazione dii laboratori di ceramica e disegno, diventati una realtà del territorio, nati dalla sfida di un gruppo di donne “La difficoltà è quella di dialogare con le amministrazioni comunali e di far crescere questa realtà, soprattutto nel capoluogo”

Alessandro Graziano di Visit Irpinia si sofferma sulle progettualità legate alla riqualificazione della stazione ferroviaria, al Museo immersivo di Mercogliano dedicato alla flora del Partenio, al contest dedicato a Pacello di Mercogliano e agli Stati generali delle aree interne, in programma dal 15 al 17 giugno, quella che vuole essere un’occasione di confronto tra territori, istituzioni, esperti, comunità

Marzia Limongiello racconta, invece, la sfida di “Robadama’” “Il nome è un richiamo ad un’espressione che usava mia nonna a Torino con il significato di “roba da matti’. Ho immaginato al tempo stesso un miniluogo delle mamme e dei bambini, dove le mie idee prendessero vita e si trasformassero in accessori autentici. Una sfida vinta grazie alla rete”

Pasquale Capoluogono si sofferma, infine, sulla scommessa della cooperativa Percorsi con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavoratorio di giovani migranti e dunque la loro integrazione sui territori.


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