Sarà l’auditorium del Polo dei giovani ad accogliere il 2 maggio, alle 21, la presentazione della Scuola di comunità di Comunione e Liberazione sulla nuova edizione del “Senso religioso” di Don Giussani. Un appuntamento promosso da Comunione e Liberazione. In videocollegamento Javier Prades, rettore dell’Università San Damaso di Madrid e docente di teologia dogmatica. Introduce Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione. Più volte Prades ha sottolineato i pericoli dell’individualismo dominante, di una visione della società che ha fatto dell’io, inteso come principio di autonomia e di libertà implicita da qualsiasi legame, l’icona del tempo presente. Di qui la necessità di liberarsi da questp primato restituendo attenzione all’altro
Il senso religioso è il primo volume del PerCorso, nel quale don Giussani riassume il suo itinerario di pensiero e di esperienza. Il libro identifica nel senso religioso l’essenza stessa della razionalità e la radice della coscienza umana. Secondo l’autore il senso religioso si colloca a livello dell’esperienza elementare di ciascun uomo, là dove l’io si pone domande sul significato della vita, della realtà, di tutto ciò che accade.
È la realtà, infatti, che mette in moto gli interrogativi ultimi sul significato esauriente dell’esistenza. Il contenuto del senso religioso coincide con queste domande e con qualunque risposta a queste stesse domande.
Monsignor Giussani guida il lettore alla scoperta di quel senso originale di dipendenza che è l’evidenza più grande e suggestiva per l’uomo di tutti i tempi. Nell’ultimo capitolo del libro, Giussani introduce l’ipotesi della rivelazione, che cioè il Mistero ignoto prenda l’iniziativa e si faccia conoscere incontrando l’uomo. Il cristianesimo ha a che fare con il senso religioso proprio perché si propone come risposta imprevedibile, eppure pienamente ragionevole, al desiderio dell’uomo di vivere scoprendo e amando il proprio destino.
A impreziosire la nuova edizione la prefazione di Papa Francesco: ““Il senso religioso non è un libro a uso esclusivo di coloro che fanno parte del movimento; neppure è solo per i cristiani o per i credenti. È un libro per tutti gli uomini che prendono sul serio la propria umanità. Oso dire che oggi la questione che dobbiamo maggiormente affrontare non è tanto il problema di Dio (l’esistenza di Dio, la conoscenza di Dio), ma il problema dell’uomo, la conoscenza dell’uomo e il trovare nell’uomo stesso l’impronta che Dio vi ha lasciato perché egli possa incontrarsi con Lui”.
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