Si intitola “Fino alla fine dei miei giorni” il volume di Modestino Di Nenna, edizioni Il Papavero, uscito in anteprima sul sito della casa editrice il 12 giugno scorso. Il testo, dalla forte valenza sociale, rappresenta il primo tassello della collana editoriale “Leggere un film, un’idea innovativa e appassionante che lega il mondo dei libri al mondo del cinema. A prendere forma una preziosa collezione delle sceneggiature del regista Modestino Di Nenna, che valorizza il processo creativo della scrittura per produzioni audiovisive e conduce il lettore, attraverso il suo sguardo e la sua mente, nel dietro le quinte dei film, scoprendone i più preziosi dettagli: le intenzioni originali, le scelte stilistiche e tutti quegli elementi che potrebbero non essere evidenti nel prodotto finale. Una prospettiva unica dal forte potenziale didattico per aspiranti sceneggiatori, registi e studenti di cinema. “Leggere un film “consente di analizzare la struttura narrativa, lo sviluppo dei personaggi, l’uso del dialogo e altri aspetti tecnici e artistici della scrittura cinematografica, e di mettersi alla prova, per esempio, cimentandosi nella recitazione, grazie anche alle note e i consigli del regista.
Un percorso che parte dalla pubblicazione di “Fino alla fine dei miei giorni”. La sceneggiatura, che Modestino Di Nenna consegna al pubblico in anteprima assoluta, svela Una storia inventata, che affonda le radici in un’esperienza che lo ha segnato. Caricandosi di una forte valenza sociale, pone il focus sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica e il calvario che le persone affette da questa malattia, nonché le loro famiglie, si trovano ad affrontare. Lo scopo è quello di giungere a una maggiore comprensione, attenzione e consapevolezza. Dietro al racconto della malattia, in tutte le sue fasi e difficoltà, infatti, c’è il desiderio da parte di Modestino Di Nenna di far nascere discussioni e confronti importanti sulla difficile realtà affrontata dalle persone affette da SLA, promuovendo la ricerca scientifica e portando l’attenzione su temi di fondamentale importanza come la cura e la relazione con l’uomo, ancor prima che paziente.
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