La candidatura, al momento ancora in forse, dell’amministratore Alto Calore Michelangelo Ciarcia nella lista del Pd per le elezioni regionali, come prevedibile accende il dibattito politico. Proposto da Areadem, Ciarcia non ha ancora sciolto le riserve ma, ha già chiarito, che in caso di candidatura non lascerà la presidenza dell’ente di Corso Europa avendo avviato un percorso di risanamento finanziario che non ha intenzione di interrompere. Affermazioni che hanno già registrato il niet del Presidente della Provincia Domenico Biancardi, a cui fa eco il sindaco di Avellino Gianluca Festa: «nel caso in cui l’amministratore di Alto Calore dovesse legittimamente decidere di candidarsi alle elezioni regionali, non è immaginabile che possa svolgere una campagna elettorale da presidente. L’inopportunità appare evidente, quindi è chiaro che da lui, in caso confermi la candidatura, ci aspettiamo immediate dimissioni da Alto Calore. Se questo non dovesse avvenire a quel punto la politica, o ancor meglio le istituzioni, faranno le loro valutazioni». Stesse parole di Biancardi, a riprova, sottolinea il sindaco, del prosieguo di una «condivisione di intenti, passata anche per l’astensione dall’approvazione del bilancio di Alto Calore, a testimonianza di una collaborazione istituzionale che va avanti da mesi e che sarà proficua per l’intero territorio».
Festa fa poi il punto sullo stato del sottosuolo di Campo Genova, l’area su cui dovrebbe sorgere il mercato, dopo che alcuni organi di stampa hanno anticipato i probabili contenuti delle analisi commissionate dallo stesso Comune ad un laboratorio privato. «Come ho sempre detto attendiamo la risposta dei Noe dei Carabinieri (chiamati in causa dal Tar di Salerno per stabilire l’idoneità o meno del sito ad ospitare il mercato ndr.). Mi auguro che chi parla di rifiuti speciali o, addirittura di discariche, abbia fonti attendibili. Perché, se così fosse sarebbe una situazione grave, L’amministrazione non ha notizie alcuna. Non ho visionato l’esito delle analisi commissionate dal Comune, perché della questione, su richiesta del Tar, si stanno occupando anche Arpac e Noe, quindi dovranno essere loro a darci una risposta. Proprio per evitare interpretazioni sbagliate, ho preferito attendere il responso dei Noe e così ha fatto anche il comandante Arvonio» spiega il sindaco.
Analisi su cui è stato messo il segreto istruttorio, aggiunge Festa «una scelta di responsabilità dell’amministrazione perché quando ci sono di mezzo i Carabinieri, è giusto attendere l’esito delle indagini. Lo dobbiamo alla città. Quando tornerà il mercato ad Avellino? Lo diranno i Noe se a Campo Genova ci sono contaminanti, se è un sito da bonificare, se e quando si può fare il mercato. Non posso dirlo io, potrebbero accusarmi di essere di parte. Per fortuna abbiamo in campo istituzioni superpartes a garanzia di tutti. Quindi attendiamo con fiducia e serenità il loro responso, in base a quello poi ci muoveremo».