Avellino – La Giunta Festa approva il Rendiconto 2019 al fotofinish anche se, il termine ultimo del 30 giugno, comprendeva anche il via libera in Consiglio Comunale. «Adesso arriverà la diffida prefettizia con il nuovo termine per l’approvazione», anticipa l’assessore al Bilancio, Enzo Cuzzola, al termine della riunione di Giunta.
Dal Rendiconto viene fuori un disavanzo di amministrazione che, a un primo sguardo, sarebbe superiore a quello del 2018. «Chiudiamo il 2019 con -43 milioni 490 mila euro mentre il disavanzo del 2018 era stato di circa 34 milioni di euro. Detta così sembra delinearsi un peggioramento dei risultati di amministrazione di quasi 10 milioni di euro, ma non è vero» sottolinea Cuzzola. La fotografia sullo stato di salute delle casse comunali sarebbe “drogata” da una modifica normativa intervenuta a inizio anno quando «una sentenza di Corte Costituzionale ha imposto agli enti locali di esporre il valore del “fondo anticipazione liquidità” che in precedenza non andava esposto – spiega Cuzzola. Questo, alla fine del 2019, vale 13 milioni 318 mila euro. Se fosse stato aggiunto anche nel 2018 avremmo avuto un disavanzo di circa 47 milioni di euro». Viceversa se non fosse stato imposto nel 2019, il disavanzo del Comune sarebbe stato diverso. «Imponendolo quest’anno arriviamo a 43 milioni, ma se lo tolgo allora scendo a 30 milioni di euro. In pratica abbiamo avuto un miglioramento di gestione del 2019 di quasi 5 milioni di euro».
Il risultato di amministrazione del Comune, quindi, sarebbe da salutare in maniera positiva secondo Cuzzola per quasi 5 milioni di euro e va nella direzione più volte annunciata da lui e dal sindaco Festa di chiudere il piano di riequilibrio molto prima della scadenza dei 10 anni fissata dal Ministero. «Spesso ho ripetuto che lo avremmo chiuso in 7 anni, ma da qualche mese sostengo che ce la faremo in 3 anni e questa non è propaganda – sottolinea Cuzzola. La massa passiva censita dal piano di riequilibrio era di 18,7 milioni di euro, oggi è di 12,4 milioni di euro. Non dimentichiamo che il fondo di rotazione vale circa 16 milioni di euro». Conti alla mano la situazione delle casse comunali starebbe migliorando rispetto a un anno fa e, con il prossimo bilancio di Previsione triennale, l’amministrazione dovrebbe cristallizzare la strada per uscire dal predissesto in tre anni. «Vedrete che riusciremo a far fronte ai mancati accantonamenti pregressi del fondo crediti, e faremo in modo di coprire i 5,5 milioni di euro di contenziosi. In 3 anni saremo fuori dal piano di riequilibrio. Poi potremo parlare di riduzione delle tasse ai cittadini».
L’assessore al Bilancio ricorda anche tutte le difficoltà incontrate finora nel redigere il Rendiconto e il Previsionale, ancora da approvare. Difficoltà dovute all’emergenza Covid e alle continue modifiche normative. «Si è venuta a creare una situazione strana – spiega. Avevamo cominciato a lavorare al bilancio di Previsione che per il 95% è pronto e serve una settimana per completarlo. Poi abbiamo notato che, mentre c’è la quasi certezza del rinvio del termine ultimo dal 31 luglio al 30 settembre perché il Governo non ha certezza sui definitivi effetti del Covid sulle entrate degli enti locali, dall’altro lato non si è pensato di fare altrettanto per il Rendiconto e prorogare la scadenza». Tra l’altro Cuzzola sottolinea come la procedura introdotta quest’anno abbia prodotto un aggravio di lavoro e prolungamento del tempo necessario per completare il Rendiconto, portando Il Comune a non poter rispettare la scadenza fissata.
Dopo essere stato approvato in Giunta, il documento contabile potrà avviare il suo iter per arrivare in Aula e ottenere la definitiva approvazione, passando prima per il collegio dei revisori dei conti e le commissioni preposte. «Entro 25-30 giorni potrà arriva in Consiglio Comunale», conclude Cuzzola.
