Processo Aste ok, il Pm Woodcock chiede l’acquisizione delle sommarie informazioni di tre testimoni

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 Aste Ok, nuova udienza stamattina, presso il Tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduta dal presidente Dott. Roberto Melone, a latere Gilda Zarrella e Vincenza Cozzino, del  processo nato dall’inchiesta  del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli, che hanno indagato su questo nuovo filone d’illeciti che vede protagonista il Clan Partenio.

L’udienza si è aperta con la  richiesta del Pm antimafia Henry John Woodcock di acquisizione delle  sommarie informazioni testimoniali .“Chiedo l’acquisizione dei verbali delle sommarie informazioni testimoniali di Marra Daniela e Ciriaco De Nardo. Si tratta di atti resi disponibili ai difensori. Questa richiesta non deve limitarsi a un mero sospetto”, ha dichiarato il Pubblico Ministero. Il magistrato ha fatto riferimento agli atti aggiuntivi presentati presso il tribunale di Avellino dagli agenti del nucleo di polizia economica finanziaria di Napoli. Gli inquirenti sostengono che tre indagati, agendo come testimoni della procura, abbiano consapevolmente favorito il Nuovo Clan Partenio per fini personali.

Durante le udienze dibattimentali del 16 settembre, 30 settembre e 28 ottobre 2022, i tre indagati in aula hanno  negato di aver versato somme di denaro per assicurarsi l’assegnazione degli immobili oggetto delle procedure esecutive. Durante le dichiarazioni testimoniali, gli indagati avrebbero  anche accusato gli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Arma dei Carabinieri di Avellino di avere manipolato i verbali delle loro deposizioni o di avere riportato informazioni errate. Il Pm Woodcock aveva già richiesto l’archiviazione, ritenendo infondate le accuse contro i carabinieri emerse durante l’udienza del 10 marzo davanti al tribunale di Avellino.

L’Avvocato Alberico Villani alla richiesta del pm, ha osservato  che”sarebbe opportuno procrastinare la richiesta dopo aver ascoltato le testimonianze” L’Avvocato Claudio Botti ha d sottolineato  che il “Pm tenta  di far rientrare dalla finestra quello che il Collegio ha messo fuori dalla porta”.

L’Avvocato Carlo Taormina, difensore di Gianluca Formisano, si è unito alle  osservazioni dei colleghi di difesa e ha aggiunto che le informazioni emerse nel corso del dibattimento sono sufficienti per rendersi conto che “non c’è stata riga che non sia stata oggetto di contestazioni”.

Ma il Pm Woodcock ha replicato alle osservazioni dei difensori.  “Non è vero che il Tribunale rigettò le mie richieste, si era soltanto riservato di decidere. Inoltre, leggeremo che l’oggetto del sequestro è ‘il contenitore’, non i dati. L’oggetto della perquisizione non è il dato presente all’interno del cellulare, è proprio il cellulare. È una considerazione banale, ma indiscutibile. Questi elementi possono essere assolutamente acquisiti e ciò è stato dimostrato da numerose sentenze passate. Perciò ribadisco la mia richiesta di acquisire questi atti perché, a mio avviso, rappresentano un elemento imprescindibile da valutare”.

Il  Collegio presieduto dal giudice Melone, al  termine della prima camera di consiglio, ha respinto la richiesta  del pm ritendendo le motivazioni dell’istanza troppo generiche. Il Pubblico Ministero ha, quindi  ha aggiunto alla  sua richiesta precise  e dettagliate osservazioni alla base della sua istanza. “Dalle chat emerge una frequente interazione tra    C. D. N  e l’imputato Gianluca Formisano, dimostrando la violazione della misura cautelare. In particolare, l’imputato ha incontrato  questa donna fuori dal Tribunale. Tuttavia, in base a ciò che è emerso dalle chat, il Tribunale non può e non deve esimersi dall’accettare la richiesta di acquisire tali prove, in cui è chiaramente evidente che la versione dei De Nardo è stata concordata con Formisano. È altresì evidente che C.D.N si è recata a casa di Gianluca Formisano. Questi documenti e informazioni possono essere acquisiti in qualsiasi fase del processo e sono, a mio avviso, indispensabili per una corretta valutazione del Tribunale”.

Rispondendo alle richieste di Woodcock, l’Avvocato Carlo Taormina ha affermato: “Non trovo nulla di strano nel legame con C. D.N, né tantomeno nella relazione con C. D. N. la quale aveva un forte legame affettivo con il mio assistito, Gianluca Formisano. Pertanto, ritengo che il Tribunale non debba accogliere in alcun modo l’integrazione richiesta dall’ufficio di Procura”.

Il Tribunale di Avellino, al termine di una lunghissima camera di consiglio, ha ritenuto che ci sia stato un condizionamento delle testimonianze. Di conseguenza, dispone l’acquisizione dei verbali di sommarie informazioni testimoniali e accoglie la richiesta del Pubblico Ministero.

Successivamente, le escussioni calendarizzate per la giornata di oggi, sono state riconvocate per la prossima udienza, attesa per il 29 novembre 2023.


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