Festa punta l’Air: “Cortesia istituzionale per il terminal. Autostazione responsabilità loro” – IL CIRIACO

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Avellino – «Abbiamo fatto un favore all’Air dandole gratis il piazzale dello stadio. Intanto l’Autostazione che fine ha fatto?». E ancora. «Isola ecologica nell’ex Cecchini? Ho dovuto minacciare di requisirla». Il sindaco Festa non ci sta a passa al contrattacco dell’Air. Due i fronti interessati: la nuova isola ecologica che ancora non apre e i disagi che l’azienda dei trasporti denuncia per il nuovo terminal, accusando il Comune. Sul primo versante, nei giorni scorsi, l’amministratore unico di IrpiniAmbiente, Matteo Sperandeo, ha ribadito come il tutto dipenda dal Comune e che non aprirà a breve.

«Partiamo da una precisazione, fino a giugno non si è potuto provvedere ad effettuare i lavori per i motivi che conosciamo – spiega Festa. Quando abbiamo compreso che, visti i tanti impegni di IrpiniAmbiente, ci potevano essere dei ritardi sulla progettazione, abbiamo provveduto a prendere in carico noi questo compito». Gli uffici comunali dovrebbero completare la progettazione entro fine mese, per poi partire con i lavori per accogliere quella isola ecologica che «non poteva più stare a Campo Genova, è la norma che lo stabilisce – ricorda Festa. L’ordinanza di Foti aveva durata di massimo 24 mesi e a gennaio 2020 è scaduta». Nel frattempo, però, si sono accumulati dei ritardi perché, di fatto, non solo non sono ancora partiti i lavori, ma manca ancora il progetto per realizzarli, ma il sindaco Festa punta il dito contro il proprietario dell’area dell’ex Cecchini. «Per averla dall’Air ho dovuto minacciare di requisirla – svela il sindaco. Così è stato anche per il terminal bus. Quando sento l’Air parlare del Comune, vorrei ricordare che queste cose le ho dette nella mia stanza a luglio. Bisogna cambiare registro e capire che con il sindaco Festa se si dice una cosa poi la si fa. E non bisogna andare a chiedere il permesso a nessuno, a Salerno o a Napoli. Noi siamo il comune capoluogo, quando diciamo che si fa una cosa, devono rispettare questa scelta. Anche perché paghiamo. Quando a luglio ho detto che il terminal si sarebbe spostato a gennaio, non mi hanno creduto. E così per l’isola ecologica. Ricordo all’Air di assumersi le sue responsabilità».

I ritardi, quindi, sarebbero da attribuire anche all’Air che non avrebbe consegnato in tempo l’area. Nel frattempo l’azienda di trasporti contesta al Comune i disagi sul nuovo terminal di Piazzale Degli Irpini, dove mancano bagni, biglietteria e pensiline. Tutti interventi che, invece, secondo Festa spetterebbero all’azienda e chiama in causa anche l’Autostazione. «Ricordo all’Air che le abbiamo fatto una cortesia perché l’autostazione, di sua proprietà, è ancora inutilizzabile – sottolinea. Questa comunità ha donato gratuitamente un’area, a differenza dell’Air per l’ex Cecchini che invece paghiamo. E non è detto che, se ci fossero i presupposti di legge, non potremmo cambiare idea e far pagare il suolo pubblico, vedremo. Inoltre questa comunità paga dazio anche in termini di potenziale inquinamento ambientale con il terminal bus in città, quindi il passaggio dei pullman».

Il sindaco va oltre e sottolinea come, da parte del Comune, non sarebbe «obbligatorio offrire un suolo all’Air, non siamo tenuti a farlo. C’è un’Autostazione e se non è utilizzabile non è colpa nostra, ma responsabilità dell’Air. Quindi noi facciamo una cortesia istituzionale all’Air, probabilmente devono comprendere meglio quali sono i ruoli. Glielo faremo capire».



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