Post Covid: ritorno alla vita di una periferia – IL CIRIACO

0
172


Generoso, una vita a ostacoli mai messa definitivamente alle spalle, si dà da fare per la distribuzione dei pacchi alimentari: le richieste al banco alimentare di via Morelli e Silvati sono aumentate a dismisura in questi mesi di blocco imposto dall’emergenza per il nuovo coronavirus.

Tra rione Aversa e Valle, quartieri popolari della periferia nord di Avellino, torna la normalita’. Nulla sembra essere cambiato. Ma niente è come prima.

La seconda fase dell’emergenza è una liberazione: “non ce la facevo più a stare chiusa in casa” dice una signora affacciata alla finestra. Adesso sorride “sono stati tempi duri. Assai”. Affianco a lei c’è il marito che lavora alla giornata e che per 2 mesi non ha visto un euro. Non si lamenta. “Andiamo avanti, che dobbiamo fare”.

La mascherina la portano un po’ tutti. Ce l’hanno i ragazzini mentre giocano a pallone in un campo dove i pali delle porte sono fatti con 2 mattoni. Le persone più anziane camminano a passo lento, guardandosi intorno come se fosse la prima volta che attraversano il quartiere.

Antonio si siede sulla panchina dove c’è la statua di San Gerardo. Anche Generoso, di nuovo lui, la conosce fin troppo bene e percorre la strada fino a Valle salutando le persone a ogni metro. Anche 2 cani, in piedi sul davanzale, sembrano riconoscerlo. Dietro al portone, Giovanni “lecca lecca” , il giardiniere del rione, s’aggiusta il cappello. Poi fa un cenno di saluto con la testa.

Nel cuore antico, di fronte alla Chiesa dell’Assunta, c’è lo storico circoletto Pentaca (che qui tutti chiamano o’ cecatiello, soprannome di Italo, il gestore scomparso troppo presto qualche anno fa).

Massimino è uno dei clienti più affezionati: nonostante l’età, non salta una mano di briscola, scopone e tresette. Non sbaglia mai una giocata.

La mascherina, Massimo, se l’è fatta cucire a mano : “ questa la posso lavare” dice mentre beve un’altra Peroni. “Ce la dobbiamo mettere per forza: l’hanno detto alla televisione”.

TESTO E FOTO: Simonetta Prestinenzi



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here