Di Gianni Festa
A tutti i lettori del Corriere dell’Irpinia e a tutti gli irpini, desidero rivolgere i migliori auguri di buon Natale. È una festa di riconciliazione nel segno della fede e della speranza. È stato un anno, dobbiamo dirlo, abbastanza difficile: mai sullo scenario mondiale si era presentato un quadro così complesso, avvelenato dalla sete di potere e di conquista, dall’Ucraina ad Israele passando per l’Africa.
Sembra non esserci più spazio per la pietas umana dinanzi alle foto dei bambini sgozzati. Dove è finita la solidarietà? Dove è finito il bene comune? Sono le domande che ci vengono poste anche dal Pontefice Francesco e, nel frattempo, le industrie belliche ingrassano sulla pelle delle vittime.
Il nostro Paese intanto è un paese spaccato dove a farne le spese è sempre il Mezzogiorno. Il PIL del Nord raddoppia quello del Sud. Le aree interne si spopolano e i cervelli scappano via, come soluzioni vengono proposte leggi che di certo non vanno a risolvere il problema. Siamo dinanzi a un esodo biblico, a un deserto di anime.
La classe dirigente regionale si mostra ancora una volta incapace di affrontare le sfide che vengono poste, annegando in un clientelismo e in un trasformismo. Le risorse vengono orientate verso Salerno, così come ha deciso il Governatore De Luca.
L’anno che termina è in chiaroscuro, forse più scuro che chiaro e questo va detto. Ogni anno che va via si chiude però con un minimo di speranza. Speriamo che il 2024 sia migliore di questo 2023, che è stato un anno davvero in salita…
Che da questo da Natale ci sia un’alba nuova che possa superare tutte le passate contraddizioni. Auguri a voi e alle vostre famiglie…
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