Lo squadrismo irpino e il caso Buttazzi, a confronto sul libro di Cogliano

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Si fa ricostruzione attenta di pagina dolorosa della storia cittadina, con il capoluogo messo a ferro e fuoco dai fascisti il volume di Annibale Cogliano “Lo squadrismo irpino e il caso Battista Buttazzi”, Quaderni Irpini. Sarà presentato il 18 gennaio al Circolo della stampa. Coordinerà Franco festa. Interverranno  Mimmo Limongiello, presidente Auser e vicepresidente Anpi, Franco Fiordellisi, segretario generale Cgil, Giovanni Capobianco, presidente Anpi, Vincenzo Calò, componente direzione nazionale Anpi. L’episodio risale al 21 maggio del 1923 quando un gruppo di fascisti capeggiati da Tommaso Labia, studente della Scuola Enologica, provocano Ciro Zeccardi e Lazzaro Battista e li aggrediscono, Zeccardi viene accompagnato in questura, Battista annuncia di voler querelare gli aggressori. Poi la tragedia, Zeccardi si presenta in questura e annuncia la morte di Buttazzi, colpito, a suo dire da tre colpi di rivoltella sparati da Lazzaro. Comincia l’aggressione degli squadristi che chiedono la chiusura dei negozi per lutto, incendiano suppellettili fino a giungere al Circolo dei ferrovieri. Saranno 5 le vittime di queste azioni violente. Un episodio che si fa paradigma si una stagione della storia della città segnata da violenza e mancanza di libertà


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