“Ancora una volta decisioni cruciali per la vita delle nostre comunità vengono assunte senza consultare chi vive il territorio, chi ne conosce i problemi e le potenzialità e chi sa bene cosa ne può mettere a rischio il futuro. Noi abbiamo già detto di non essere contrari al biodigestore in sé, ma collocare tale struttura nel cuore dell’area del Greco di Tufo significa arrecare danni ingentissimi ai produttori, alle aziende agricole, alle cantine e alle strutture ricettive che costituiscono tutte una parte sostanziale della economia locale. Ci appelliamo al Presidente De luca, ai consiglieri regionali, al Presidente Biancardi e a tutti i livelli istituzionali affinché ascoltino finalmente le ragioni degli amministratori locali e scongiurino la realizzazione del biodigestore a Chianche.” Così il Sindaco di Santa Paolina, Rino Ricciardelli.
“Siamo pienamente consapevoli della necessità di assicurare il regolare funzionamento del ciclo dei rifiuti – prosegue Ricciardelli – , ma questo non può avvenire a discapito di una delle produzioni di eccellenza della nostra provincia. Occorrono soluzioni alternative e, a dispetto delle conclusioni della Commissione di studio costituita dall’Ato, nulla potrà convincerci che il biodigestore a Chianche non comporti conseguenze gravissime sull’area. Il rischio è che con questa struttura il degrado e l’inquinamento della Valle del Sabato arrivino sulle nostre colline; che ci sia una declassificazione sotto diversi punti di vista, socio-economico, turistico e ambientale con ripercussioni fortemente penalizzanti per la nostra gente. E’ inaccettabile che tutti gli sforzi che sono stati fatti per valorizzare e promuovere il territorio vengano vanificati da una struttura che porterà ad un incremento del traffico di mezzi pesanti e che inevitabilmente disincentiverà il turismo enogastronomico e deprezzerà le nostre uve e i nostri vini.
“Pertanto – aggiunge il primo cittadino – occorre una mobilitazione di tutti i Comuni dell’Area, delle associazioni, delle organizzazioni di categoria, affinché coralmente venga ribadito, e ulteriormente spiegato, il No deciso e forte al Biodigestore a Chianche. Ulteriori iniziative verranno assunte nelle prossime settimane, ma nel frattempo è utile ricordare che pendono dinanzi al Tar due giudizi per i quali sarebbe stato opportuno astenersi dall’assumere decisioni definitive. Per quanto ci riguarda – chiude Ricciardelli – non indietreggeremo di un millimetro per evitare che il futuro della nostra terra e della nostra gente venga compromesso da scelte irresponsabili e inconsapevoli.”