Covid e crisi; metalmeccanici in Prefettura: subito tavoli e soluzioni per fronteggiare la crisi d’autunno – IL CIRIACO

0
187


Un sit-in che non è solo una protesta ma anche e soprattutto un momento di proposta, un grido di allarme per la situazione di un settore, quello metalmeccanico, sfibrato dal Covid e dal lockdown e che oggi, anche e soprattutto in Irpinia, fatica a ripartire. Stamane a Palazzo di Governo i vertici di categoria di Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto al Prefetto di sollecitare l’apertura di un tavolo di discussione con le istituzioni e con le forze politiche. «Estate ed autunno – dice Luigi Galano segretario della Fim-Cisl Irpinia-Sannio –  si annunciano decisamente molto critici. La nostra non è una manifestazione di protesta ma anche di proposta: è possibile venire incontro ai disagi del settore utilizzando gli strumenti che sono già previsti dai vari decreti, ma che per responsabilità di una politica distratta vengono derubricate a argomenti di secondo piano. Ci facciamo interpreti del disagio dei lavoratori che, purtroppo, non è solo nell’immediato ma che si tramuterà in rabbia presumibilmente alla ripresa e già abbiamo dei segnali. Alcune aziende, come la Ema fino ad ora fiore all’occhiello ma ora deve fare i conti con il disimpegno di qualche piccola azienda della rete di imprese: l’Ecor che lascia sul territorio nove dipendenti e siamo preoccupati per l’effetto domino». Insiste sulla necessità dell’istituzione di unità di crisi, Giuseppe Morsa segretario della Fiom-Cgil. «Questa esigenza, l’istituzione di una task force, per noi è primaria. Per noi – afferma –  c’è un problema dell’industria metalmeccanica in provincia di Avellino e va affrontato in maniera omnicomprensiva. Vogliamo l’apertura di un tavolo per discutere del modello di sviluppo per l’Irpinia, quello che c’è stato fino ad ora è stato completamente fallimentare: la crisi del 2008 ha portato via 2000 posti e 40 aziende. Ora dobbiamo discutere di mobilità con un fronte comune che comprenda Fca, IIA ed Ema. Su questi temi sfidiamo la politica che è ancora alla fase uno e lo diciamo a candidati alla Regione, completamente assente sulle politiche industriali». Chiede un fronte comune, tra sindacato, politica e istituzioni Luigi Altieri segretario della Uilm. «Il Covid ha acuito la crisi di tante industrie, molte aziende che non avevano difficoltà sono invece andate in crisi. L’Irpinia  – spiega –  ha due settori strategici: l’aereospazio e l’automotive che sono praticamente in ginocchio. Si parte da qui e la giornata di oggi serve a richiamare l’attenzione di tutti su queste vertenze. E toccherà poi a noi produrre soluzioni. Siamo convinti che soprattutto per la Ema ci debba essere un tavolo ministeriale, visto che sta lavorando con la metà della forza lavoro, ma non ha mai avuto problemi nel corso di questi anni. C’è la necessità di cambiare passo, occorre fare fronte comune per evitare altri licenziamenti».



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here