Roma. I metalmeccanici di Industria Italiana Autobus, degli stabilimenti di Flumeri e di Bologna, sono stati tutta la mattina e per una parte del pomeriggio davanti al portone di via Molise, sede del Mimit. Dove erano arrivati, di buon ora, con i mezzi di trasporto messi a disposizione dai sindacati. E le notizie di chi usciva dal confronto con i dirigenti del dicastero il cui titolare è Adolfo Urso, hanno lasciato ancora dubbi sulla vertenza e poche certezze. Se non nessuna. Ha registrato l’intera giornata una troupe di Collettiva.it che ha ripreso, nei volti degli operai, tutta la loro fermezza, la dignità e l’orgoglio di chi difende un posto di lavoro, ed è convinto ad andare avanti. Ed anche un accenno di stanchezza. Come dice una tuta blu dello stabilimento ex Bredamenarini di Bologna, intervistata da Davide Colella.”Non vogliamo arrivare a giochi fatti, alla seconda metà di marzo con l’accordo già fatto. Credo si debba mantenere aperto lo stato di agitazione perché solo questo può far pressione sul governo affinché cambi atteggiamento. Il governo non deve avere soltanto un ruolo di ascolto delle parti ma deve avere anche un ruolo attivo. E fare in modo che la parte pubblica, in IIA, resti altrimenti non avremo nessun’altra garanzia. Per cui il messaggio che dobbiamo dare oggi è che la vertenza rimane aperta; noi dobbiamo essere partecipi di quella discussione. I soggetti di cui si parla sui giornali noi li conosciamo. E non ci piacciono. Dobbiamo, perciò, tenere duro con questa vertenza”.
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