AVELLINO – Ancora pochi nomi in campo per la campagna elettorale di Avellino. Nonostante le dimissioni del sindaco Gianluca Festa nessuna delle altre compagini in campo sembra voler approfittare delle difficoltà degli amministratori uscenti.
Questi ultimi hanno confermato la volontà di ripresentarsi agli elettori avellinesi, dicendosi certi che le indagini della Procura sulla gestione degli appalti non influiranno negativamente sul voto: difendono con orgoglio quanto fatto negli ultimi cinque anni e rilanciano chiedendo il bis.
Sul fronte opposto il centrodestra è rimasto fermo ai primi nomi che erano comparsi sul tavolo della coalizione, con la discesa in campo del giornalista Rino Genovese. L’unica forza di area che ha presentato ufficialmente un proprio candidato a sindaco è stata al momento Primavera Meridionale, con Lazzaro Iandolo, che si è detto “pronto al dialogo” con gli altri possibili alleati.
Ancora più farraginoso, se possibile, il percorso del campo largo di centrosinistra: l’unico ad averci messo la faccia, al momento, è Antonio Gengaro. E’ pronto a candidarsi e aspetta che gli altri partiti del centrosinistra si mettano attorno al tavolo. A cominciare, naturalmente dal Pd: al momento i democrat sono ancora nella fase delle consultazioni interne, con un dialogo aperto tra la segreteria provinciale, i consiglieri regionali Petracca e Petitto, e i livelli nazionali. A Gengaro, appartenente all’area Schlein, si affianca al momento l’ipotesi di un’investitura che l’altra ala del Pd, maggioritaria solo a livello locale, potrebbe dare al segretario provinciale Nello Pizza.
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