Napoli – I Popolari scendono in campo al fianco di De Luca per le elezioni regionali, ma queste saranno solo un passaggio del loro percorso perché l’obiettivo reale «è quello riscoprire una cultura popolare, ma anche ridare pensiero alla politica», spiegano in conferenza stampa Ciriaco De Mita, Giuseppe De Mita e Francescomaria Tuccillo. L’incontro si è tenuto presso un hotel di Napoli dove non sono mancate bordate al Pd definito come «il niente» da Ciriaco De Mita, ma anche al Caldoro che è «senza pensiero», sottolinea. Mentre De Luca viene definita come una piacevole scoperta perché «in questi cinque anni, ogni volta che non ero d’accordo con lui, mi andavo a confrontare e lui mi dava ragione».
La coalizione che sosterrà il Governatore uscente dovrebbe vedere la presenza di numerose liste a sostegno, ma per De Mita questo non è un elemento positivo anzi «è un’ammucchiata. Non ci possono essere 10 liste a sostegno per raggiungere lo stesso obiettivo». E soprattutto l’area centrista rischia di presentarsi all’appuntamento elettorale molto frammentata anche se Giuseppe De Mita sottolinea come in questi anni i Popolari abbiano provato più volte a costruire un dialogo, ma alla fine «hanno prevalso ambizioni personali e debolezza umana. Noi però siamo sempre disponibili al confronto».
I Popolari, però, non scendono in campo solo ed esclusivamente perché ci sono le elezioni, il loro obiettivo è più vasto. «Siamo in un momento in cui il pensiero dei popoli è scomparso – sottolinea Ciriaco De Mita. Questa nostra iniziativa è la riscoperta di un pensiero politico per recuperare le radici della democrazia in Italia. Noi facciamo campagna elettorale per riscoprire, nella coscienza popolare, la cultura popolare e vi posso garantire che le persone che vogliono organizzarsi intorno a questo pensiero sono molto più diffuse di quanto non si immagini». De Mita restituisce anche un quadro di quello che è lo scenario politico attuale che vede un «un ex presidente del consiglio e segretario Pd che va avanti barcollando da una posizione all’altra senza pensiero e prospettiva, dall’altro lato c’è un professore che ritiene che la politica sia tecnica e vuole fare un partito diretto da un tecnico». Il percorso che i Popolari metteranno in campo incontrerà le prossime elezioni regionali e li vedrà impegnati nella coalizione di centrosinistra. «Le campagne elettorali si fanno con le strutture che ci sono – spiega Ciriaco De Mita. Il centrodestra ha fatto la sua esperienza. Io mi sono trovato lì di passaggio qualche decennio fa e ho scoperto che, questo che si candida a presidente, è di una mancanza di pensiero assoluta. Di qua, invece, c’è la potenzialità del processo democratico, noi rappresentiamo un grande pensiero di cultura politica».
Non se la passa bene, però, nemmeno il centrosinistra perché se De Luca, a dispetto del concetto di “sceriffo” che gli viene attribuito è un persona con cui si può dialogare, «ogni volte che ho avuto delle obiezioni, sono andato a confrontarmi e mi ha dato ragione», c’è un Pd «che è un groviglio, soprattutto in provincia di Avellino c’è una grande confusione – denuncia Ciriaco De Mita. Oggi il Pd è niente, è senza pensiero. L’ultimo congresso si è chiuso senza pensiero. È come se le persone fossero candidate al governo e non alla realizzazione di obiettivi». Ma soprattutto si rischia di arrivare alle elezioni con una coalizione troppo ampia secondo Ciriaco De Mita: «Non si fanno dieci liste per lo stesso risultato perché non mi piace l’ammucchiata».
Questo scenario rischia di presentarsi soprattutto nell’area centrista, anche se Giuseppe De Mita sottolinea come i Popolari abbiano tentato più volte di dar vita a un percorso comune, ma senza successo. «Ci abbiamo provato, ma a gennaio molti ci hanno detto che bisognava correre con chi vince e quindi non con De Luca – ricorda. Poi c’è stato il Covid e dopo tutti hanno cambiato posizione. Ora sono pronti ad andare con De Luca presentandosi singolarmente, ma questa la registro come debolezza umana, perché ci sono tante ambizioni. Tutti pensano di diventare consiglieri regionali, ma dovremmo avere un consiglio di 350 componenti e molti rimarranno per strada». Le porte per il confronto, però, non sono chiuse anzi c’è ancora tempo per riallacciare i rapporti anche se «la nostra posizione è netta e con un radicamento culturale molto preciso. Siamo pronti a discutere con tutti fino al 22 agosto quando si presenteranno le liste e dopo il 22 settembre quando ci sarà l’esito delle regionali. È molto chiaro il nostro obiettivo che non è quello di eleggere qualcuno e presentare le liste, ma di dare vita a un’iniziativa politica». Quest’ultima ruota inevitabilmente intorno al simbolo dei Popolari che è «un simbolo nel quale ci riconosciamo – spiega Giuseppe De Mita. Vogliamo dare vita a un movimento politico che venga definito tale. L’obiettivo è richiamare l’attenzione di tutti quelli che si riferiscono a questa esperienza politica e culturale. Il punto di fondo è tentare di ricostruire un legame tra le persone e le istituzioni, perché registriamo un profondo senso di disorientamento».
Anche Giuseppe De Mita si sofferma sulla coalizione che sosterrà De Luca e che potrebbe essere molto ampia: «In Campania ci troviamo in una situazione molto delicata, c’è la presenza di una miriade di liste civiche fa configurare un quadro politico fatto di tribalismi da rappresentanza. E’ come se si rinunciasse al bene della società per inseguire la suggestione di stare dalla parte del potere». E questo scenario viene definito come pericoloso per il futuro ella Campania: «Se il giorno dopo le elezioni ci dovessimo trovare con un Pd svilito e con una pluralità di individui intorno a Palazzo Santa Lucia non avremmo le condizioni per affrontare il momento attuale estremamente delicato dal punto di visto economico e sociale».
I Popolari, dunque, parteciperanno con le loro liste alle regionali e saranno «non prevedibili, con una carica di rinnovamento”, spiega Giuseppe De Mita. Ad Avellino il capolista dovrebbe essere Pino Rosato, con lui ci dovrebbe essere anche Anna Nazzaro, vicesindaco di Atripalda. A Napoli tra i candidati ci sarà il presidente della IX Municipalità Lorenzo Giannalavigna, l’avvocato ed ex portiere della Canottieri Napoli, Paolo Trapanese, e la consigliere regionale uscente Maria Ricchiuti. A Salerno l’assessore regionale uscente al turismo Corrado Matera. «Faremo campagna elettorale fuori dalle polemiche – spiega Giuseppe De Mita – volta a costruire relazioni, ponti e dialettica. La nostra idea è ridare voce al popolo attraverso la presenza delle forze politiche, perchè non esiste una voce del popolo affidato al singolo o alla tecnologia, la voce del popolo cresce coralmente all’interno delle comunità, e i partiti sono una delle comunità sulle quali vanno riorganizzate le nostre istituzioni».