Aiello, gita ostacolata alla mamma di un’alunna fragile: La dirigente scolastica respinge l’accusa, ma è polemica

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Aiello, gita ostacolata alla mamma di un’alunna fragile. A lanciare l’appello è stato il collega Enzo Costanza con un’intervista pubblicata sul proprio profilo  Faceboopk.  A parlare è la signora Daniele D’Amore, madre di Mariachiara, ragazza disabile ed epilettica, frequentante la terza media della Scuola di Aiello. Secondo la ricostruzione del collega, la scuola aveva organizzato una gita per il giorno 2 maggio e la signora aveva chiesto di poter accompagnare la figlia sul pullman, nell’eventualità di dover somministrare un farmaco salvavita alla piccola. Richiesta rigettata dall’istituto che avrebbe fatto sapere che, al limite, avrebbe potuto solo seguire il bus con la sua auto.

Puntuale la riposta dell’Istituto che, tramite un comunicato stampa, ha tenuto a smentire l’accaduto: “La dirigente scolastica e l’intero staff di direzione dell’IC Aiello del Sabato si vedono costretti a replicare alle false ed ingiuriose accuse rivolte all’istituzione a scopo diffamatorio riguardo la vicenda di una alunna alla cui madre sarebbe stato negato un “diritto purtroppo non contemplato da alcuna norma. Si rende noto che, al fine di favorire la partecipazione dell’alunna in questione alla visita guidata nella massima sicurezza, aveva predisposto un team di tre operatori a supporto della bambina stressa. Tra l’altro, nei tre anni di frequenza dell’alunna, fortunatamente, mai si è verificato alcun episodio di epilessia e la scuola che ha appreso in questi giorni la possibilità di tale evento, non conserva, come di prassi, alcun farmaco per l’eventuale somministrazione.

Tutta la vicenda strumentalizzata dallo scellerato uso dei social ha generato un clima di aggressività e violenza verbale senza precedenti che è stata sottoposta all vaglio nelle sedi opportune. L’istituto respinge ogni accusa facendosi forte di un patrimoni di iniziative ed attività di gestione dell’inclusione che da anni perpetua a favore di tutti gli alunne del territorio e non solo, grazie alle doti di professionalità, competenza ed abnegazione che contraddistinguono l’intero corpo docente della scuola. Con amarezza si è registrato un clima di astio e feroce polemica che, sicuramente, non avrebbe giovato alla serenità né dei piccoli viaggiatori né tanto meno a quello dei loro accompagnatori. Restiamo fiduciosi che episodi del genere non accadano mai più e soprattutto che la doverosa collaborazione scuola-famiglia non venga invocata a senso unico e soltanto per esigenze personali”.

In risposta  alla dirigente dell’istituto comprensivo statale Aiello del Sabato, professoressa Elena Casalino, arriva la lettera del direttore di Irpiniaoggi Rocco Urciuoli, che pubblichiamo integralmente.

“Lei guadagna, di nuovo, gli onori della cronaca locale e per una vicenda che non porta certo applausi. Ancora una volta il Suo nome ed il suo operato afferiscono, generando polemiche ed ulteriore dolore, alla posizione di una persona con fragilità. Non me ne voglia se prendo posizione, ma le circostanze – anche alla luce del Suo inopportuno, sgrammaticato ed amareggiante comunicato-stampa – lo impongono.

Non intendo entrare nel merito della vicenda, convinto che Lei operi all’ombra di una qualche confortante circolare ministeriale, ma la invito ad una onesta riflessione, proprio alla luce degli umori che vengono dal web: “è il caso che Lei resti ancora ad Aiello del Sabato” ? Ritiene che sussistano ancora le condizioni di serenità reciproca, per Lei e per il paese, per continuare ? O forse ci sono ancora estremi per un confronto pubblico e provare a cambiare, migliorando il dialogo?

Le scrivo, memore della Sua partecipazione a più di un evento cittadino ed incredulo alla notizia circolante – che Le chiedo di smentire o confermare – cioè di essersi rifiutata di incontrare la mamma della bimba per la quale si litiga. In passato, pochi mesi or sono, i miei collaboratori – pur espressamente motivati – da Lei non sono stati né ricevuti, né ritelefonati!Ricorda l’accaduto? I ruoli apicali, come il Suo, esigono un esercizio non avulso da sensibilità concreta alle circostanze. Le giungano profondi i segnali del mio dispiacere”.


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