La stagione balneare è cominciata: attenzione all’errore banale in spiaggia che ti costa 3.000 euro di multa

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Uno sciocco errore in spiaggia, apparentemente innocuo, può costare 3.000 euro di multa: c’è un comportamento da evitare sempre.

Le vacanze al mare sono spesso interpretate come un momento di libertà, in cui le persone possono finalmente lasciarsi andare e dedicarsi al riposo, al gioco, alle chiacchiere e allo stare tranquille e spapanzate sotto il sole, senza preoccuparsi di nulla. Uomini, donne e bambini si spogliano, come non farebbero mai altrove, e si godono la natura e lo stare insieme.

Un errore da non commettere al mare: si rischia una multa da 3.000 euro – ilciriaco.it

Questa libertà non può essere interpretata come anarchia. Affinché tutti stiano bene, c’è bisogno che si rispettino alcune regole comuni e che tutti siano a conoscenza dei limiti precisi che valgono nel contesto. Ecco perché in spiaggia tante attività sono vietate non solo dalle regole del rispetto ma anche dalla legge.

In Italia, per esempio, è vietato pescare pesci, meduse, granchi, stelle marine e altri animali marini… Eppure ogni volta c’è qualche bambino che tira su dal mare una medusa col retino. A volte lo fanno anche i grandi, convinti di fare una cosa buona, liberando l’area da un potenziale pericolo.

Secondo il Codice penale, però, uccidere gli animali o infliggergli maltrattamenti, come toglierli dal loro habitat naturale, è un reato. Quindi si tratta di una cosa da non fare. Anche perché è inutile: portar via dal mare una sola medusa non rende l’acqua più sicura, dato che le meduse si muovono in branchi e dove ce n’è una probabilmente ce ne sono altre cento, cinquecento o mille.

Un comportamento del genere, in Italia, può essere punito anche con la reclusione. Si parla di tre mesi. E la pena può salire a diciotto mesi in caso di comportamento reiterato. Poi c’è un altro errore che può costar caro: le pene sono pecuniarie e arrivano fino a 3.000 euro.

Un errore al mare: fino a 3.000 euro di multa se lo fai

Oltre a prendere pesci, meduse e granchi, in spiaggia è vietato anche raccogliere conchiglie o portare via della sabbia per portarla a casa. Tutti e due questi comportamenti possono apparire innocui, ma non lo sono, e di fatto sono vietati in tantissimi Paesi, incluso l’Italia. Prendere le conchiglie significa danneggiare l’ecosistema marino.

Le conchiglie non possono essere raccolte
Vietato raccogliere le conchiglie – ilciriaco.it

Nei giorni scorsi si è parlato molto di un caso americano. Una famiglia, in California, è stata multata per 80.000 dollari, dopo che le autorità hanno scoperto nel secchiello dei bambini un bel numero di conchiglie. Nella fattispecie, i bimbi avevano raccolto ostriche vuote o ancora vive. Ma lo hanno fatto nella spiaggia dedicata proprio all’ostrica e alla vongola, dove questi esemplari sono protetti e tutelati.

In Italia succede lo stesso. Chi raccoglie conchiglie rischia una salatissima multa. La norma nazionale di riferimento è il Codice della navigazione. Nell’articolo 1162 di questo codice c’è scritto che è vietato estrarre sabbia, ghiaia, alghe, o qualsiasi altro materiale appartenente al demanio marittimo, che è dello Stato. Da qui la multa da 3.000 euro.



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