multe fino a 500 euro, allerta fino a fine agosto – Corriere dell’Irpinia

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AVELLINO – Il Comune di Avellino si adegua all’allerta crisi idrica lanciato ieri dal prefetto Rosanna Riflesso ed emette un’ordinanza ad hoc: multe fino a 500 euro per chi spreca acqua e monitoraggio attivo fino alla fine di agosto. L’invito del prefetto Riflesso è stato ufficializzato nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato anche i vertici dell’Alto Calore: questi ultimi hanno portato al tavolo una serie di cifre e di previsioni per nulla tranquillizzanti. Il rischio crisi idrica nasce dalla concorrenza di alcuni fattori: l’aumento delle temperature, la scarsità di precipitazioni piovose durante gli scorsi mesi invernali e autunnali e la fatiscenza delle tubature, facili a rotture e perdite. L’unica nota positiva è stata quella che riguarda la possibilità, recentemente sbloccata, di poter affidare i lavori di riparazione alle tubazioni. Almeno questo.

Ecco il testo dell’ordinanza del Comune di Avellino firmata dal commissario straordinario Paolo D’Attilio: “Considerata la carenza idrica che si manifesta endemicamente in corrispondenza dei periodi estivi; vista la nota, pervenuta il 3 luglio 2024 con la quale la società Alto Calore Servizi S.p.A., in considerazione della progressiva riduzione delle risorse idriche disponibili, ha invitato le amministrazioni comunali a vigilare sull’uso razionale della risorsa idrica, al fine di evitarne sprechi e/o usi impropri; ravvisata la necessità di misure di carattere straordinario finalizzate a razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili, al fine di garantire a tutta la popolazione il
soddisfacimento dei fabbisogni primari, per uso potabile ed igienico-sanitario; ritenuto necessario, al fine di preservare la maggiore quantità di risorsa idrica per gli usi potabile ed igienico-sanitario, limitare i prelievi di acqua dall’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli primari… Ordina a tutta la cittadinanza e su tutto il territorio comunale, con decorrenza dal 6 luglio 2024 fino al 31 agosto 2024, il divieto di prelievo e consumo di acqua derivata dall’acquedotto pubblico, per i seguenti usi: – Irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati, fatta eccezione per le aree verdi comunali e gli impianti sportivi comunali; – Lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
– Lavaggio privato di veicoli a motore; – Riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino ad uso privato; – Per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale”.

“Si avverte che l’inottemperanza al presente provvedimento sarà sanzionata nella misura compresa tra
25 e 500 euro”.



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