Dopo l’annuncio di un possibile ricorso al Tar da parte della JuveCaserta nella serata di ieri, l’intrigo intorno al girone sud della prossima A2 continua ad assumere nuove sfaccettature. Tra le opzioni possibili per sostituire Caserta, c’era anche la Virtus Arechi Salerno. La società il cui patron è Nello Renzullo aveva presentato una richiesta di ripescaggio ma non ha ottenuto il lasciapassare per questioni di tempistiche. Un finale quasi scontato, a dire il vero, visto che la richiesta di Salerno sarebbe arrivata il 30 Luglio, e non il 7 come quella di Cento, poi accolta. Inoltre le problematiche legate alla domanda non si limitavano a questo ma comprendevano anche la struttura dove disputare l’eventuale campionato di A2, data l’indisponibilità di una struttura a norma nel raggio di km consentiti dal regolamento. Insomma, ci sarebbe voluta una deroga della Fip.
Nella giornata di ieri, come detto, Cento ha confermato come il Consiglio Federale abbia accolto la sua richiesta di ripescaggio. E adesso la A2 si ritrova con 27 squadre, col girone sud orfano di una partecipante. Un particolare non da poco, non solo per l’immagine della LNP e per il mancato incasso della gara che verrà a mancare nei calendari, ma anche per la struttura stessa del campionato: la fase ad orologio, ora, non è più possibile.
A questo punto la Fip dovrà decidere se cambiare il regolamento del torneo, ristrutturando il meccanismo, o riaprire in via eccezionale le richieste di ripescaggio. In quel caso la posizione di Salerno potrebbe cambiare, anche a discapito de La Pallacanestro Avellino, la cui richiesta di una wild card rimane sulle scrivanie federali e che potrebbe ritrovarsi ad essere esclusa, oltre che per la già citata assenza di attività federale degli scorsi anni, proprio per la richiesta della Virtus Arechi.
Ma nel pomeriggio di oggi la società salernitana ha pubblicato un comunicato sul proprio sito web nel quale sottolinea la delusione per il mancato ripescaggio, conferma come le tempistiche siano state la discriminante che lo ha reso impossibile e rilancia le ambizioni per il prossimo campionato di B. Una mossa, questa, che dal punto di vista comunicativo apre ad un ulteriore scenario, ovvero quello in cui Salerno rinunci a ripresentare la domanda per il ripescaggio. Ma questo, a rigor di logica, dovrebbe essere illogico e poco probabile.
