La vertenza Denso è entrata nel vivo. La scorsa settimana, in un incontro tra i vertici aziendali e i sindacati presso la sede di Confindustria Avellino, è stato raggiunto un accordo sindacale che blocca le procedure relative alla programmazione di 239 esuberi sui 900 dipendenti totali.
Oltre ai contratti di solidarietà validi a partire da fine agosto al 31 marzo del prossimo anno, c’è anche un piano di incentivi di pensionamento anticipato e per le uscite volontarie incentivate.
Dall’inizio di settembre, chi ha raggiunto i requisiti per accedere alla pensione, l’accordo prevede di avere, per i prossimi due anni dalla sottoscrizione, il 100% della retribuzione tra indennità e integrazione aziendale. Permettendo al lavoratore di anticipare il pensionamento agevolando il raggiungimento della quota.
Per chi invece non ha maturato gli anni e i requisiti, e ha più di 50 anni, l’azienda offre 24 mensilità più un indennizzo di 30mila euro.
Si vedrà poi come evolverà la situazione e quanto bisognerà intervenire per aumentare o diminuire gli strumenti a sostegno dei dipendenti. Intanto, nella giornata di oggi, ci sarà un’assemblea tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali di categoria in azienda dalle 13 alle 15.
La crisi, determinata dal drastico calo di commesse dal gruppo Stellantis, si inserisce nel quadro generale delle difficoltà del settore dell’Automotive. In Irpinia, in particolar modo, si evince in maniera lampante la mancanza di politiche industriali e a farne le spese, ora, è anche la Denso Thermal Systems.